Osservatorio Immobiliare del Gruppo Tecnocasa. Nuove aspettative

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Annualmente l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa pubblica “L’Osservatorio Immobiliare del Gruppo Tecnocasa” con i prezzi degli immobili e la descrizione del mercato di tutti i capoluoghi di provincia coperti dalle reti in franchising, capillarmente diffuse sul territorio. Per poterlo realizzare si sono svolte oltre 250 interviste alle agenzie affiliate, si sono raccolti ed elaborati oltre 114 mila dati e sono state censite 6.203 zone.
“L’Osservatorio Immobiliare” è presentato ogni anno con una Conferenza Stampa Nazionale.

“Sui Navigli canoni alle stelle: servono coperti che permettano di fatturare almeno 2000 euro al giorno. Tra le zone emergenti gli ex scali Farini e Romana” titola il Corriere della Sera

I dati mostrano che il mercato immobiliare si trova in una fase di sensibile rallentamento: l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza generale creano prudenza nei potenziali acquirenti, soprattutto in chi deve ricorrere a un mutuo. Infatti, dal lato creditizio si registra una contrazione della domanda e istituti di credito con maggiore attenzione alla solvibilità dei richiedenti. Gli investitori, secondo le analisi sulle compravendite realizzate qualche mese fa dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa, continuano ad animare il mercato, ma solo se la marginalità e la redditività dell’operazione sono garantite.

Contribuisce alla riduzione delle compravendite anche un’offerta ancora esigua e la distanza tra le richieste dei proprietari e la disponibilità dei potenziali acquirenti che portano a una maggiore trattativa sui prezzi (che stanno rallentando la crescita).

I locali commerciali

Le nuove aperture commerciali nella grande maggioranza dei casi, come conferma l’aggiornamento dell’Osservatorio degli immobili commerciali e industriali presentato da Tecnocasa con il contributo di Giuseppe Trumino, (nella foto) responsabile Sviluppo del Gruppo, è chela ristorazione avanza anche in aree tradizionalmente riservate all’abbigliamento, come via Torino, mentre c’è sempre meno richiesta di negozi di vicinato, sostituita, almeno in parte, da chi cerca locali per offrire servizi (ad esempio le agenzie immobiliari o gli studi professionali). Ma l’area principe per la ristorazione resta l’area dei Navigli, dove non ci sono spazi vuoti e dove i canoni arrivano a 70mila euro all’anno per 100 metri quadrati

Tra le zone emergenti Scalo Farini, Porta Romana, l’Isola e il «Certosa District», tra il cimitero Maggiore e via Varesina.

Sempre importante corso Vercelli e vie adiacenti e il classico corso Buenos Aires dove, però, il mercato è in continua evoluzione.