La normativa del “Golden Power in Italia”. Il caso TIM-KKR. Intervista all’avv. Giuseppe Bellini

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Il recente caso dello scorporo della rete di TIM e la sua cessione al fondo KKR ha portato nuovamente l’attenzione sull’esercizio del Golden Power  da parte del governo italiano. La normativa riguardante il “Golden Power in Italia” è complessa e si è evoluta nel tempo attraverso diversi interventi legislativi.

Ma cos’è esattamente il cosiddetto “GOLDEN POWER”?

Lo chiediamo all’avv. Giuseppe Bellini, Business Lawyer e Managing Partner dello studio di Avvocati d’Affari Bellini Business Lawyers: laureato a pieni voti all’Università  di Milano Bicocca come Giurista d’Impresa, vanta anche una formazione specialistica, grazie a corsi di perfezionamento in Diritto Societario ed in English for Law and International Transactions (EFLIT).

Intervista all’avv. Giuseppe Bellini

“Il “Golden Power” ci dice subito l’avv. Bellini “permette al governo di imporre condizioni all’acquisto di partecipazioni, di opporsi all’acquisto, o di porre il veto su delibere strategiche. Negli anni recenti, con l’evoluzione della normativa, il governo ha acquisito anche il potere di agire d’ufficio, senza attendere una notifica, in situazioni ritenute di particolare urgenza o rilevanza per la sicurezza nazionale”.

Ci può dare qualche riferimento normativo?

“Sì, certo, ecco alcuni dei principali riferimenti normativi:

  1. Decreto-Legge n. 21/2012: Questa è la base legislativa originaria del “Golden Power”. Il decreto introduce i poteri speciali del governo italiano in merito a operazioni di acquisizione (M&A) o di cambio di proprietà in società di rilevanza strategica per il paese. Queste disposizioni si applicano a settori come la difesa e la sicurezza nazionale.
  2. Decreto-Legge n. 105/2019: Questo decreto ha ampliato l’ambito di applicazione del “Golden Power” alle reti di telecomunicazione elettronica a banda larga e alla tecnologia 5G. Questa estensione risponde all’esigenza di tutelare settori strategici che sono diventati sempre più critici per la sicurezza e l’economia nazionale.
  3. Regolamento UE 452/2019: Questo regolamento europeo ha influenzato la normativa italiana sul “Golden Power”, estendendo l’ambito di applicazione ai settori delle infrastrutture critiche, tecnologie critiche, e sicurezza dell’approvvigionamento di fattori produttivi critici.
  4. Decreto Legge n. 21/2022 (“Decreto Energia”): Con l’emergere della guerra in Ucraina e le conseguenti esigenze di sicurezza, il “Golden Power” è stato ulteriormente rafforzato, ampliandone raggio d’azione e poteri. Il “Decreto Energia” ha introdotto modifiche sostanziali al Decreto-Legge n. 21/2012, stabilizzando alcune delle disposizioni adottate nel periodo dell’emergenza COVID-19″.

Si è parlato molto ultimamente dello scorporo della rete TIM, possiamo approfondire con lei questo caso?

“In effetti il caso dello scorporo della rete TIM spiega bene l’esercizio del Golden Power in Italia. Nel gennaio 2024, il governo italiano ha dato il suo assenso alla vendita di Netco, la società della rete di TIM, a KKR. Questa decisione è stata presa in relazione alla normativa sul “Golden Power in Italia”, ma il governo non ha esercitato il veto (a differenza di quello che fece Mario Draghi nel 2021 nel caso del tentativo da parte di una società cinese di acquisire LPE, azienda italiana di semiconduttori), bensì ha optato per la forma delle prescrizioni, adottando impegni ritenuti adeguati per garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione”.

Come si è configurata l’operazione?

“L’operazione ha visto il fondo KKR valorizzare la rete fissa di TIM per circa 18,8 miliardi di euro, con possibilità di raggiungere i 22 miliardi di euro in base al verificarsi di determinate condizioni. Questa operazione consente a TIM di ridurre il proprio debito finanziario e di operare con una maggiore flessibilità strategica nel mercato domestico. Un aspetto chiave dell’accordo è che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), attraverso Cassa depositi e prestiti, manterrà una quota del 20% in Netco, garantendo così che gli interessi nazionali siano tutelati.

Quali reazioni ci sono state sul mercato?

Vivendi, uno dei principali azionisti di TIM, non ha accolto favorevolmente la decisione del consiglio di amministrazione di TIM di accettare l’offerta di KKR, ritenendo che la cessione dell’intera rete infrastrutturale di Telecom Italia comportasse un cambiamento dell’oggetto sociale di TIM. “Vivendi ha minacciato azioni legali contro la decisione, sostenendo che la cessione avrebbe dovuto essere sottoposta al voto degli azionisti.

Perché è importante questa decisione del Governo italiano?

“In questo contesto, il caso TIM-KKR evidenzia come il “Golden Power” possa essere esercitato in modo da bilanciare la protezione degli interessi strategici nazionali con la necessità di consentire operazioni commerciali importanti. L’operazione è un chiaro esempio di come il governo possa utilizzare il Golden Power in Italia per imporre condizioni piuttosto che bloccare completamente un’acquisizione, mantenendo un ruolo attivo nella tutela degli interessi nazionali anche in settori strategici come le telecomunicazioni.

Avv. Giuseppe Bellini – g.bellini@bellinibusinesslawyers.com