In libreria: “Il combustibile democratico”. Oltre i pregiudizi: storia e futuro del carbone
Il combustibile democratico. Oltre i pregiudizi: storia e futuro del carbone.
Un libro, una provocazione. Questo in estrema sintesi il senso del contenuto del libro in uscita per la Bietti – collana il Sestante- dal titolo Il combustibile democratico. Oltre i pregiudizi: storia e futuro del carbone.
In una fase come quella attuale che vede l’attenzione di tutti -esperti e non- rivolta in modo quasi ossessivo al tema energia, un libro sul carbone e sul suo ruolo può presentare una vera e propria provocazione. Ed è forse questo uno dei motivi che ha spinto il suo autore, Rinaldo Sorgenti, consigliere e vicepresidente di Assocarboni, a parlarne con schiettezza e senza infingimenti.
Brutto, sporco e cattivo, o forse cattivo non del tutto, se è vero come è vero che il carbone è stato il protagonista indiscusso per oltre due secoli di quella rivoluzione che è riuscita, a poco a poco, ad affrancare l’uomo dalla fatica manuale per migliorare le sue condizioni di vita e dare inizio a un progresso di cui tutti abbiamo beneficiato. Traino delle rivoluzioni industriali, il carbone è il protagonista di questo volume nel quale l’autore valuta con dati obiettivi e precisi riferimenti storici, l’impatto che questa risorsa energetica ha avuto e ha ancora in parte sulla vita e sulla storia delle nostre comunità dal punto di vista economico, sociale e sullo stato di autonomia di una nazione, in parole povere sulla sua libertà. Sì, perché la libertà energetica non è un parametro astratto, ma un fattore determinante per lo sviluppo di una nazione e di un popolo.
Un saggio snello e godibilissimo, attraente, che si sviluppa in nove capitoli dove vengono affrontati dapprima la storia del carbone, la sua origine, la sua importanza come fonte primaria per l’umanità; a seguire la sua demonizzazione, le conseguenze sull’inquinamento di questa fonte ma allo stesso tempo un’analisi precisa di come l’avanzamento tecnologico e la ricerca mirata possono consentire ancora oggi una valorizzazione del suo utilizzo. Infine gli ultimi capitoli dedicati all’Italia, che, dopo l’assurdo abbandono del nucleare e il proseguimento di una guerra che ha messo in pericolo gli approvvigionamenti energetici e ha fatto schizzare verso l’alto i costi con ricadute dannosissime per famiglie e soprattutto imprese, potrebbe riconsiderare l’utilizzo di questa fonte per i vantaggi che ne deriverebbero.
La riscoperta di questa fonte potrebbe rappresentare in questa frase transitoria molto incerta una risorsa affidabile che non poco aiuterebbe a garantire energia elettrica disponibile a buon mercato, tenendo conto che l’implementazione di tecnologie già disponibili consentono, dati alla mano, se non di eliminare, certamente di diminuire notevolmente, come già avvenuto in un recente passato, il rischio per la salute e l’inquinamento.
La prefazione argomentata, precisa e stimolante di Chicco Testa predispone il lettore a valutare il testo senza preconcetti, con la dovuta e necessaria curiosità per cercare di affrontare una tema, come quello energetico, che non si risolve con slogan tanto inutili quanto superficiali, ma richiede una riflessione seria e soprattutto onesta da parte di singoli individui così come di intere comunità.
Ludovica Manusardi Carlesi