Europa e Canada sono in grande sintonia, ma i nuovi dazi del 25% imposti da Trump su acciaio e alluminio possono scardinare gli equilibri

Redazione -

Mentre il protezionismo economico degli Stati Uniti si intensifica, le relazioni tra l’Unione Europea e il Canada sembrano essere ai massimi storici. Tuttavia, queste potrebbero essere messe alla prova dai nuovi dazi del 25% imposti dal presidente Donald Trump su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, ufficialmente per motivi di sicurezza nazionale. La mossa ha scatenato immediate reazioni da parte di Ottawa e Bruxelles, mentre altri alleati come il Regno Unito e il Messico hanno adottato un approccio più cauto.

Parallelamente, un sondaggio riportato da www.euractiv.com ha rivelato che quasi la metà dei canadesi sarebbe favorevole all’adesione all’UE e che l’opinione pubblica canadese ha una visione molto più positiva dell’Europa rispetto agli Stati Uniti. Il rafforzamento dei legami tra UE e Canada è evidente anche nel commercio: un accordo di libero scambio del 2017 ha portato a un aumento del 65% degli scambi bilaterali, raggiungendo i 120,8 miliardi di euro nel 2023.

Tuttavia, il Canada è il principale fornitore di metalli agli Stati Uniti e i dazi di Trump potrebbero costringere il Canada a dirottare grandi quantità di acciaio e alluminio verso l’Europa, aggravando la crisi dell’industria europea già colpita dai prezzi elevati dell’energia e dalla concorrenza cinese. L’UE sta quindi studiando misure di protezione per evitare un’invasione di metalli canadesi a basso costo.

Se da un lato il Canada potrebbe comprendere queste misure, dall’altro potrebbero scatenare una guerra commerciale parallela tra UE e Canada. La mancanza di coordinamento tra Bruxelles e Ottawa nella risposta ai dazi statunitensi è preoccupante e potrebbe rendere più difficile evitare ritorsioni commerciali reciproche.

Inoltre, gli Stati Uniti potrebbero sfruttare la situazione per dividere UE e Canada, utilizzando strategie di negoziazione aggressive. Data la forte dipendenza economica del Canada dagli USA e il ruolo degli Stati Uniti come principale partner commerciale dell’UE, Washington potrebbe fare pressione su entrambi per limitare le ritorsioni. Infine, la possibile minaccia di un ritiro degli USA dalla NATO potrebbe costringere l’UE a rivedere le proprie contromisure commerciali. Con l’entrata in vigore dei dazi “reciproci” di Trump il 2 aprile, le tensioni commerciali globali sembrano destinate a intensificarsi ulteriormente.