Campari

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Risultati positivi per tutti i principali indicatori di performance nei primi nove mesi 2015

Continuano a sovraperformare i brand a priorità globale[1] e i principali mercati sviluppati a elevata marginalità

Vendite: crescita complessiva +7,9%, crescita organica +2,5%, +7,1% crescita organica brand a priorità globale

EBIT[2]: crescita complessiva +14,0%, crescita organica +4,3%

DATI PRINCIPALI PRIMI NOVE MESI 2015

· Vendite: € 1.144,7 milioni (+7,9%, variazione organica +2,5%)

· Margine di contribuzione: € 439,9 milioni (+12,3%, variazione organica +4,2%, 38,4% delle vendite)

· EBITDA prima di oneri e proventi non ricorrenti: € 254,7 milioni (+14,4%, variazione organica +4,3%, 22,3% delle vendite)

· EBIT prima di oneri e proventi non ricorrenti: € 220,7 milioni (+14,0%, variazione organica +4,3%, +19,3% delle vendite)

· Utile netto del Gruppo prima delle imposte: € 178,5 milioni (+52,7%)

· Debito finanziario netto: € 933,4 milioni (€ 978,5 milioni al 31 dicembre 2014). Il multiplo di debito finanziario netto su EBITDA pro-forma è pari 2,5 volte (2,9 volte al 31 dicembre 2014).

 

Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI-Bloomberg CPR IM) ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015.

Bob Kunze-Concewitz, Chief Executive Officer: ‘Abbiamo registrato una crescita positiva in tutti gli indicatori di performance nei primi nove mesi del 2015. In particolare, nonostante l’aumentata debolezza in alcuni mercati emergenti (in particolare Russia, Brasile e Nigeria), i principali indicatori di profittabilità operativa, crescita organica ed espansione della redditività operativa, hanno mostrato una performance molto positiva, con un’accelerazione nel terzo trimestre. Questo risultato è stato raggiunto grazie al continuo sviluppo positivo del mix di vendite sia a livello di brand, trainati dalle marche a priorità globale, cresciute del +7,1% nei primi nove mesi e in accelerazione nel terzo trimestre, sia di mercato, grazie alla migliore performance dei principali mercati sviluppati ad elevata marginalità rispetto ai mercati emergenti caratterizzati da marginalità inferiore alla media del Gruppo. Guardando al futuro, siamo in linea rispetto al conseguimento di uno sviluppo positivo del business nell’anno. Ci aspettiamo che il trend di miglioramento della marginalità operativa evidenziato nei primi nove mesi, possa continuare nella restante parte dell’anno. Complessivamente, nonostante l’accresciuta debolezza in alcuni mercati emergenti, ci aspettiamo un quadro equilibrato in termini di rischi e opportunità per la restante parte dell’anno.’.


[1] Campari, Aperol, SKYY, Wild Turkey e il portafoglio di rum giamaicani.

[2] EBIT prima di oneri e proventi non ricorrenti.


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