Covid-19 prolungherà la politica accomodante delle Banche centrali

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Anche se è difficile valutare l’impatto economico complessivo del coronavirus, a nostro avviso la politica delle banche centrali resterà probabilmente ultra-accomodante, con tassi più bassi più a lungo. In questo contesto, l’attrattività del debito subordinato dei finanziari dovrebbe essere amplificata. Riteniamo che le valutazioni rimangano interessanti e che questa classe di attivi fornisca un flusso cedolare costante ed elevato da parte di emittenti investment grade con un’esposizione limitata al rischio legato ai tassi d’interesse. Per quanto riguarda il coronavirus, il nostro scenario di base continua a prevedere che qualsiasi forma di debolezza dell’economia derivante dal virus sia temporanea e concentrata sul breve termine.

Dal punto di vista del credito, i recenti rendiconti degli utili del quarto trimestre sono stati positivi. HSBC, ad esempio, ha riportato un aumento di 40 punti base nel coefficiente CET1, pari al 14,7% e superiore al requisito dell’11,4%. UBS, nel frattempo, ha reso noto che il proprio CET1 è salito a un più solido 13,7% alla fine del 2019, rispetto al 12,9% di un anno fa. Riteniamo che entrambi i risultati illustrino il continuo rafforzamento dei bilanci delle banche sotto l’impulso della regolamentazione.

Continuiamo a osservare forti performance tra i cosiddetti titoli di debito grandfathered/legacyemessi dalle banche e dalle compagnie di assicurazione, rispettivamente nell’ambito di Basilea II e Solvency I. I prezzi sono in aumento man mano che ci avviciniamo alla fine del periodo in cui queste regole sono ancora applicabili. Con il passare del tempo, queste obbligazioni stanno diventando inefficienti. Pertanto, stanno aumentando le opzioni in termini di offerte di tender o di call per queste obbligazioni da parte degli emittenti a un premio significativo rispetto ai prezzi correnti.

In qualità di investitori a lungo termine nel settore finanziario, il nostro team di investimento conduce un’analisi fondamentale approfondita degli emittenti, che abbraccia sia gli aspetti finanziari che quelli extra-finanziari. Diversi fattori ESG sono da tempo parte del nostro quadro di analisi, come ad esempio lo studio della corporate governance delle società. Attualmente stiamo anche integrando gli ESG nella nostra ricerca sul credito e questo processo dovrebbe essere pienamente implementato entro il prossimo anno.