L’Eiopa avvia gli stress test sulle compagnie assicurative europee

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La solidità del mercato assicurativo europeo e la condizione generale di liquidità verranno testati a dagli specifici stress test che sono stati lanciati lo scorso 7 maggio dall’Eiopa e i cui risultati dovrebbero essere pubblicati nel prossimo mese di dicembre. Come viene sottolineato dalla Autorità di Vigilanza che monitora su compagnie e fondi pensione in ambito Ue, l’esercizio non è in logica definita come “pass or fail” , vale a dire la attribuzione di pagelle con superamento di un esame o una bocciatura.  L’obiettivo è quello di valutare i profili di vulnerabilità e resilienza del settore assicurativo al realizzarsi di scenari avversi, al fine di alimentare le riflessioni sulle misure preventive e le azioni correttive che possono essere intraprese ex-ante per mitigare le eventuali vulnerabilità . Il nuovo stress test intende valutare infatti la capacità del settore di sostenere l’effetto di condizioni finanziarie ed economiche avverse individuando quelli che sono i fattori di vulnerabilità.

In collaborazione con l’European Systemic Risk Board (Esrb) è stato elaborato uno scenario di contesto con una durata ancora prolungata dell’epidemia  tassi di interesse “piu’ bassi per piu’ a lungo”.  Vengono considerate negli stress test 44 compagnie in ambito europeo che sono state selezionate sulla base delle dimensioni, della copertura del mercato a livello Ue, dell’operatività nel settore vita e non vita, alla copertura del mercato locale. Complessivamente   il campione target copre il 75 per cento dello Spazio economico europeo sulla base del totale delle attività in Solvency II. Va ricordato che il precedente stress test era stato condotto nel 2018 coinvolgendo 42 gruppi assicurativi stabiliti in 12 Parsi che rappresentavano  all’incirca il 75 per cento degli attivi del mercato europeo. L’esercizio aveva considerato tre scenari:

  1. Yield curve up: si ipotizzava un improvviso e significativo rialzo dei premi al rischio di tutti gli investimenti, che si accompagna a un deflusso di massa degli assicurati e a un significativo incremento dell’inflazione;
  2. Yield curve down: si ipotizzava un prolungato periodo di bassi tassi di interesse combinato con un incremento delle aspettative di vita;
  3. Nat-cat: si ipotizzava che si verificassero in successione otto eventi catastrofali naturali (due terremoti, quattro tempeste e due inondazioni).

L’impatto degli scenari sui gruppi assicurativi è stato misurato attraverso due indicatori: la differenza tra attività e passività del bilancio Solvency II (c.d. EAoL: Excess Assets over Liabilities) e il livello dell’indice di solvibilità (c.d. SCR ratio Solvency Capital Requirement Ratio). Per la determinazione del secondo, data la complessità dei calcoli da condursi a livello consolidato, sono state consentite limitate approssimazioni e semplificazioni, non modificative della rilevanza e della direzione dell’impatto. I risultati avevano indicato che il mercato assicurativo europeo è complessivamente adeguatamente capitalizzato per assorbire shock severi ma plausibili quali quelli sopra menzionati.   Tale risultato si confermava anche a livello domestico.