Nel 2022 quadro tecnico favorevole e dinamiche ESG più sostenibili sui mercati del credito

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I fondamentali del mercato del credito hanno visto un rimbalzo impressionante e sono destinati a rimanere forti nel 2022, con la riapertura dell’economia che alimenta il recupero della salute dei bilanci. Gli utili aziendali hanno superato le aspettative, ma è probabile che in futuro vi sarà maggiore selezione, guidata dai vincoli di fornitura che causano interruzioni in alcune aree, creando pressione sulla crescita della produzione e sull’inflazione. Questo potrebbe trasformare lo scenario in un contesto più “confuso”, in cui il deterioramento dei margini rappresenta il principale ostacolo per i fondamentali del credito. È improbabile che questo sia sufficiente a mettere in discussione l’allocazione, ma potrebbe mettere alla prova le valutazioni attualmente riflesse nei settori più ciclici, in parti del debito dei mercati emergenti e nei segmenti più bassi della qualità del credito.

Il quadro tecnico è favorevole al credito nel 2022. Si prevede che l’offerta netta scenderà moderatamente dai livelli record registrati quest’anno. Forti saldi di cassa garantiscono le metriche sul credito e la rotazione delle attività è improbabile, con solo piccoli aumenti dei tassi e lo stimolo politico delle banche centrali rimarrà molto accomodante. Alla luce delle valutazioni elevate sul mercato azionario, combinate con il contesto molto incerto per i titoli di stato, il beta più basso e la natura qualitativa del credito potrebbero addirittura vedere il ricorso a questa asset class come rifugio sicuro.

Il continuo aumento delle materie prime quest’anno, in particolare petrolio e gas naturale, ha in qualche modo messo in secondo piano la continua importanza della sostenibilità e delle dinamiche ESG per l’asset class. Ci aspettiamo però che ciò avrà breve durata e che, all’indomani della COP26, si assisterà a una rinnovata spinta verso un mercato sempre più eterogeneo, premiando le società più attente ai rischi e alle opportunità legate al clima attraverso la governance, la strategia e la gestione del rischio. Le società saranno sempre più sotto scrutinio per quanto riguarda le loro strategie di decarbonizzazione, con gli obiettivi su base scientifica che si stanno dimostrando un buon indicatore sottoscritto da molti attraverso l’Sbt Initiative. Un’analisi finanziaria e di sostenibilità olistica è la chiave per ottenere risultati positivi, ottenuti attraverso un engagement attivo. Man mano che metriche e obiettivi acquistano maggiore rilevanza e diffusione, anche la differenziazione tra obbligazioni corporate, finanziarie e sovrane si amplierà, lasciando ai gestori attivi un’ampia opportunità di aggiungere valore.

In futuro, continueremo ad adottare un approccio attivo e conservativo all’investimento nel credito, utilizzando un’analisi dettagliata e bottom-up del merito di credito e delle credenziali di sostenibilità delle società, un elemento che ci aiuterà a individuare opportunità spesso trascurate.