Commissione europea. Equilibrio di genere fra gli amministratori delle società quotate in Borsa

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FINALITÀ DELLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
L’obiettivo della proposta di direttiva è migliorare la rappresentanza di genere equilibrata nei consigli delle grandi società quotate. La proposta stabilisce l’obiettivo del 40 % dei posti di amministratore senza incarichi esecutivi per il sesso sotto-rappresentato e impone alle società di introdurre criteri chiari e univoci per le loro procedure di selezione. L’obiettivo deve essere raggiunto entro il 30 giugno 2026.

Gli Stati membri possono fissare un obiettivo inferiore (33 %) a condizione che si applichi sia agli amministratori con incarichi esecutivi che agli
amministratori senza incarichi esecutivi. Le imprese soggette all’obiettivo del 40 % per gli amministratori senza incarichi esecutivi dovrebbero assumere impegni individuali in materia di rappresentanza di entrambi i sessi fra gli amministratori con incarichi esecutivi.

OSSERVAZIONI SULLA POSIZIONE DEL CONSIGLIO
In linea con l’accordo politico, la posizione del Consiglio in prima lettura presenta una serie di modifiche della proposta della Commissione volte principalmente a:
– chiarire la portata degli obblighi procedurali per raggiungere l’equilibrio di genere, al fine di garantire che siano coperte tutte le fasi del processo di selezione dei membri del consiglio;
– chiarire l’ambito di applicazione della direttiva mediante la definizione di società quotate, con un riferimento anche alla “sede legale”;
– eliminare la possibilità di esentare le società in cui un determinato sesso è particolarmente dominante nell’ambito del personale, cioè quelle in cui gli appartenenti al sesso sotto-rappresentato costituiscono meno del 10 % del personale;
– allineare le scadenze affinché le imprese pubbliche e private debbano rispettare gli stessi termini per il conseguimento degli obiettivi;
– anticipare al 30 giugno 2026 il termine entro il quale le imprese dovrebbero raggiungere gli obiettivi quantitativi;
– includere nella direttiva condizioni dettagliate per consentire agli Stati membri di sospendere l’applicazione dei requisiti procedurali se dispongono di misure nazionali altrettanto efficaci;
– rafforzare le disposizioni in materia di rendicontazione e monitoraggio nell’ambito della clausola di riesame: la Commissione non solo riferirà se le condizioni per applicare la clausola di sospensione siano e rimangano soddisfatte, ma valuterà anche se gli Stati membri che si avvalgono di tale clausola continuino a progredire verso una rappresentanza più equilibrata di donne e uomini tra i posti di amministratore senza incarichi esecutivi, o tra tutti i posti di amministratore nelle società quotate. La clausola di riesame invita la Commissione a prendere in considerazione un riesame della direttiva in mancanza di ulteriori progressi.

La posizione del Consiglio riflette pienamente l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio il 7 giugno 2022. La Commissione ritiene che le suddette modifiche della proposta di direttiva siano in linea con i suoi obiettivi politici iniziali. La Commissione può pertanto approvare la posizione del Consiglio.