Due eventi in novembre per ricordare Arrigo Castelli, l’inventore del magnetofono

Annachiara De Rubeis -

Arrigo Castelli, l’uomo che ha inciso la voce e il battito del cuore


Due eventi per ricordare i 101 anni dalla nascita del genio italiano che ha rivoluzionato la vita dei cittadini in Italia e nel mondo: il 22 e 23 novembre rispettivamente ad Alessandria e Mornese (Alto Monferrato).

Quello scantinato nella casa di Como

Comincia tutto da un filo d’acciaio. Serviva esattamente un filo d’acciaio per catturare la voce. In quel momento Arrigo Castelli era nello scantinato della casa di uno zio a Como, aveva 25 anni. La sorella Sarah guardando gli occhi pieni di gioia di Arrigo capì che, anche se secondo lui quel filo aveva catturato un semplice “fruscio”, in realtà da lì a poco si sarebbe trattato di un potente macchinario, che avrebbe registrato momenti storici e segnato l’inizio di una nuova era.

Il magnetofono conquista Milano

La produzione di magnetofoni “Castelli” inizia a Milano nel 1947. Presentato alla fiera, la gente era impazzita per questo nuovo marchingegno: tutti lo volevano. Allora Arrigo, grazie all’aiuto di John Geloso, abbassa i prezzi e rende più accessibile questa nuova creatura, applicando quella filosofia “easy to use” ripresa più tardi da Steve Jobs. Presto la distribuzione della “Gelosino” si diffonde in tutto il mondo e da quel momento non si è più fermata.

“… hanno potuto parlare fin sulla luna…”

Amato da tutti: studenti per riascoltare le lezioni, famiglie per ascoltare la musica o registrare programmi televisivi, giornalisti e storici per registrare le interviste, il magnetofono è arrivato a registrare anche le voci degli astronauti Aldrin, Collins e Armstrong direttamente dallo spazio durante la Missione Apollo 11, il 20 luglio 1969. Ogni volta che c’era una comunicazione tra la base e lo spazio, lui era lì.

“La mia luce nella mente era sempre in movimento”

Dopo l’invenzione del magnetofono, Castelli costruisce anche il primo elettrocardiografo, passando così alla registrazione del battito del cuore. Negli anni 50 avvia la produzione degli elettrocardiografi con i propri stabilimenti a Cavareno, un paese di mille abitanti, che con Castelli diventa primo polo produttivo e attrattivo.

Nominato “Cavaliere per meriti lavorativi” dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone nel 1975 “, Castelli era ormai un imprenditore che aveva beneficiato centinaia di famiglie, a Cavareno e non solo, collaborando anche con importanti centri universitari, di cultura e di ricerca.

Il sogno di Arrigo Castelli: creare strumenti utili all’umanità e all’evoluzione

Oggi sempre di più ricordiamo Arrigo Castelli non solo come l’inventore del magnetofono ed elettrocardiografo, ma come un uomo dalla profonda generosità e brillante intelligenza, che ha saputo coinvolgere le persone intorno a sé e gioire nella realizzazione del prodotto finale.

A parlare della sua storia, delle sue invenzioni e della sua influenza sarà l’evento intitolato “Arrigo Castelli, l’uomo che ha inciso la voce e il battito del cuore”, che si terrà il 22 e 23 novembre rispettivamente ad Alessandria e Mornese. Un’occasione per le scuole e i cittadini di conoscere questa straordinaria eccellenza italiana, attraverso un vero e proprio viaggio tra le opere da lui lasciate e le testimonianze di studiosi e professionisti. Il 22 novembre 2022, esattamente a 101 anni dalla nascita di questo imprenditore, scienziato, nonché filantropo, la giornalista Sonia Bedeschi porterà all’Istituto Vinci di Alessandria e alla Sala Congressi – Casa delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice un omaggio alla storia italiana. Con la partecipazione prevista di 500 ragazzi, il sogno che Castelli aveva iniziato continua.

“Alle nuove generazioni dico: non fermate la vostra mente, cercate in ogni maniera di creare, di fare cose nuove, poiché ce né bisogno.” Arrigo Castelli