Assumere un Head Hunter: si risparmia davvero tempo e denaro?

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Se ti occupi di Risorse Umane sai che la ricerca dell’equilibrio con tutte le persone che gravitano intorno all’azienda è uno dei tuoi crucci. Ogni giorno hai a che fare con diversi professionisti, ognuno con le proprie idee ed esigenze. In questo articolo ci focalizziamo sulla tua relazione con gli head hunter e cerchiamo di capire perché rappresentano una vera e propria risorsa quando hai la necessità di risparmiare tempo e denaro nei tuoi processi di ricerca e selezione.

Prima di iniziare però è bene ricordare che questo tipo di relazione va ben oltre l’operatività. Tra te e gli head hunter si crea un vero e proprio rapporto strategico basato su stima e fiducia in cui il dialogo è costante e a doppio senso.

Quì di seguito trovi 4 aspetti che definiscono la relazione che si crea tra head hunter e HR. Vediamoli subito:

  • Soprattutto nella prima fase della collaborazione, all’head hunter è richiesto di ascoltare attivamente l’HR per entrare nelle dinamiche aziendali, capirne i meccanismi, il purpose e tutto ciò che riguarda l’organizzazione interna. Questo permetterà all’head hunter di avere una chiara visione delle caratteristiche che il profilo da inserire dovrà possedere, trasferirle in fase di colloquio e riuscire a proporre all’HR solamente candidati che possono fittare al 100% all’interno dell’organizzazione.
  • Flessibilità. Quando si parla di ricerca e selezione è importante tenere a mente che i processi sono estremamente variabili e non esenti da imprevisti. Lasciarsi guidare dai dati raccolti durante la selezione e mettere in discussione le proprie strategie è un mindset che si rivela vincente e, in questo scenario, affidarsi all’expertise di un head hunter e alla sua capacità di problem solving rappresenta un grande vantaggio competitivo. L’head hunter ti affiancherà durante il cambio di rotta, trovando una soluzione efficiente in modo rapido e senza compromettere l’obiettivo finale.
  • Utilizzata dagli head hunter non solo per automatizzare gli step della selezione e velocizzare l’intero processo, ma anche per dedicare più spazio a ciò che è davvero importante: le relazioni umane. Con questa filosofia, Reverse – società di head hunting – ha definito il suo rapporto con la tecnologia, considerandola come un vero e proprio strumento capace di liberare le capacità umane.
  • Velocità. Arriviamo all’ultimo punto e diamo una risposta alla domanda che ci siamo posti all’inizio di questo articolo: ingaggiando un head hunter si risparmia davvero tempo e denaro? Le nostre agende sono piene di scadenze, le deadline talvolta possono intimorire, ma nel nuovo mondo del lavoro i processi di selezione richiedono prontezza e reattività, minimizzando i ritardi. Per riuscire a gestire tutto questo e assumere con successo, la collaborazione con un head hunter si rivela vincente. Affidare la ricerca e selezione delle proprie figure strategiche ad un partner esterno ti consente di concentrarti sulle task che non puoi delegare, intervenendo all’interno del processo solo nelle fasi decisionali senza perdere il polso del progetto. Il compito dell’head hunter sarà quello di gestire le fasi principali della ricerca, aggiornandoti costantemente sul suo andamento. Il tempo è denaro quindi, soprattutto in ambito business, è bene circondarsi di professionisti a cui passare le redini, lasciando a loro il compito di concludere la ricerca nel minor tempo possibile con maggior garanzia di successo.