A Riccione il 29° Congresso della stampa italiana. L’intervento di Edmondo Rho

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Edmondo Rho, autore di questo intervento oggi a Riccione, durante Congresso FNSI Federazione Nazionale Stampa Italiana, è consigliere della FNSI e del Fondo Pensione Complementare Giornalisti.

Intervento di Edmondo Rho

GIORNALISMO: LA NARRAZIONE FALSIFICANTE E LA VERITA’ DEI FATTI

Nell’autunno scorso, parlando per un articolo che dovevo scrivere con una mia fonte, un dirigente del sindacato confederale Cgil-Cisl-Uil, gli ho accennato del nuovo sindacato scissionista tra i giornalisti di nome Figec-Cisal. La mia fonte, con stupore, ha risposto: ‘Non ne sapevo niente, ma scusa, già siete quattro gatti e adesso pure vi dividete?’

E’ vero. Eravamo quattro gatti, uno dei quali ha deciso di andarsene. Siamo rimasti in tre: per l’esattezza, due gatti di maggioranza e un gatto di minoranza. Ma la cosa straordinaria è che il gatto di minoranza ora dice agli altri due: avete sbagliato tutto, facciamo l’unità ma solo se voi venite sulle nostre posizioni. Aggiungo che in questo congresso, a parte l’ottima relazione di Raffaele Lorusso che condivido totalmente, pochi interventi sono andati sui contenuti: l’ha fatto Domenico Affinito (qui il link all’intervento di Domenico Affinito) e non ripeto quel che ha detto, l’ha fatto Alessandra Costante e ora io vi dico alcune cose sulla ‘corsa ai posti’ e sui numeri dei partecipanti

Una nuova alleanza, l’ammucchiata

In questo congresso si è manifestata una nuova alleanza, l’ammucchiata, tra la minoranza e un pezzo della maggioranza, con alcune dichiarazioni sorprendenti: il segretario uscente di Stampa Romana si è lamentato del calo degli iscritti, senza un minimo di autocritica su quel che ha fatto o non ha fatto per arrestare questa emorragia. E il presidente dell’Associazione Lombarda, riconfermato per il terzo mandato, ha chiesto un ‘cambio di passo’ dimenticandosi forse di aver gestito finora il sindacato un po’ in solitudine e delegando qualcosa soltanto agli amici più stretti. Ognuno vede l’unità sindacale dal suo punto di vita, si capisce…

Non ci possono essere maggioranze variabili

Il mio punto di vista è che non ci possono essere maggioranze variabili tra i vari livelli del sindacato, nazionale e regionale, e tra i diversi organismi di categoria che tra loro sono ‘vasi comunicanti’ come mi insegnò Giorgio Santerini: oggi, anzi, serve un miglior coordinamento tra i nostri enti. Penso che la maggioranza, di cui faccio parte, abbia il diritto e il dovere di proporre i nuovi vertici e di indicare alla Fnsi la linea politico-sindacale: perciò noi delegati lombardi di ‘Non rubateci il futuro – giornalisti controcorrente’ voteremo con convinzione per Alessandra Costante alla Segreteria generale della Fnsi e chi di noi farà parte del nuovo Consiglio nazionale voterà con piacere per Vittorio Di Trapani alla carica di Presidente.

Nei corridoi del congresso, qualcuno dice: ‘come farà la Federazione avendo contro la Lombarda e la Romana?’ Ricordo che in queste due associazioni non tutti sono oppositori del ticket Costante-Di Trapani: tra Milano e Roma, 30 delegati su 101 si riconoscono in Controcorrente (siamo il 30% per ora, con margini di crescita in futuro, credo) e i delegati al congresso sono in totale 312: le associazioni regionali sono 20 e tutte hanno pari dignità. Aggiungo che forse non serve un congresso straordinario, con un nuovo statuto, per far rientrare i colleghi del sindacato scissionista: se vogliono tornare nella Fnsi, si possono nuovamente iscrivere, a mio avviso le porte sono sempre aperte se un gatto vuol tornare a casa.

Abraham Lincoln

Termino con un piccolo passaggio su un grande problema del giornalismo, oggi viviamo il tempo della narrazione, più o meno falsificante, e spesso si dimentica la verità sostanziale dei fatti: in proposito, ricordo a tutti noi cosa disse Abraham Lincoln. “Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo”.