Aumenta l’interesse per immobili situati in borghi centri storici d’Italia

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Tra le principali tendenze immobiliari del 2023 c’è l’investimento in immobili situati nei borghi centri storici d’Italia. Fenomeno trainato dai rincari dei prezzi delle abitazioni nelle città: (+ 4,5% a Genova, 3,9% a Bologna, 3,2% a Verona e 2,9% a Milano, secondo le stime di Immobiliare.it Insights ) dal desiderio di smart working e, soprattutto, dalla convenienza e dalla redditività di questo genere di acquisto.

Intervista a Fabio Allegreni

A tal proposto, abbiamo intervistato Fabio Allegreni, Business Strategy di ITS Lending, unica piattaforma italiana di lending crowdfunding immobiliare dedicato alla rigenerazione dei borghi italiani, che, dalla sua nascita (novembre 2021) a oggi, ha raccolto 1,8 milioni di euro contribuendo a finanziare la ristrutturazione di 26 immobili in sei regioni: 15 in Sicilia, 3 in Sardegna, in Toscana e in Puglia e uno rispettivamente in Emilia Romagna e nelle Marche.  Il portale ha inoltre rimborsato 15 prestiti, oltre agli interessi, per un totale di 692 mila euro.

Perché investire nei borghi italiani può essere un investimento alternativo interessante?

La possibilità di lavorare a distanza sta modificando gli stili di vita e sempre più persone scelgono di vivere buona parte dell’anno- e non solo le vacanze- in località diverse dalle grandi città come, appunto, gli antichi borghi italiani. Questo è un trend già molto sviluppato nel nord Europa, oltre che negli USA.

Sta dunque aumentando la domanda di stranieri che vogliono trascorrere almeno una parte dell’anno nei nostri magnifici borghi e, quindi, anche la richiesta di immobili.

ITS ITALY, proprietario e promotore della piattaforma ITS Lending, cavalca proprio questo trend, “industrializzando” i processi di selezione dei borghi e di individuazione degli immobili all’interno dei borghi stessi. Ne affida poi l’acquisto e la ristrutturazione a sviluppatori immobiliari selezionati, individuando nel contempo anche l’acquirente finale. Si tratta di operazioni estremamente remunerative che si è deciso di rendere disponibili anche a investitori terzi, proprio attraverso il crowdfunding di ITS Lending.

In questo caso, chi investe contribuisce a finanziare la ristrutturazione di un immobile, prestando capitale allo sviluppatore immobiliare, a partire da soli 100 euro, a fronte di un tasso di interesse che sfiora in media il 10% lordo su base annua.

Altro vantaggio per chi investe con ITS Lending è che il capitale viene restituito in meno di 12 mesi (la media fino ad ora è stato di 8 mesi).

Borghi centri storici in Sud Italia

Sulla base dei numeri della vostra piattaforma, emerge un forte interesse verso il Sud Italia: da quali fattori è motivato?

Il Mezzogiorno, grazie alla sua storia plurimillenaria, è costellato di borghi antichi, che, soprattutto nell’entroterra, nel tempo hanno ridotto la popolazione deprezzando così il valore degli immobili.

Ma la loro attrattività è elevatissima, soprattutto per gli stranieri, a patto che gli immobili offerti presentino elevati standard di comodità, connettività ed efficienza energetica. ITS ITALY ha selezionato alcuni borghi ad alto potenziale per storia, posizione e disponibilità di immobili, come per esempio Mussomeli, Petralia Sottana e Salemi (nella foto) in Sicilia o Caprarica in Puglia.

Che prospettive di investimento offre oggi il lending crowdfunding immobiliare in Italia e in Europa?

In Italia, il lending crowdfunding immobiliare è un’ asset class molto giovane che, infatti, è partita di fatto solo nel 2018 e quindi ancora non particolarmente conosciuta dai risparmiatori. Ma è in grande crescita: nel 2022 sono stati finanziati 329 progetti per una raccolta complessiva di 90 milioni, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

Le prospettive di crescita, però, sono molto elevate, se pensiamo che in Francia, per citare un Paese a noi vicino, il crowdfunding immobiliare ha raccolto l’anno scorso 900 milioni, 10 volte l’Italia. L’introduzione del nuovo regolamento europeo sul crowdfunding, apre poi prospettive ancora migliore, in quanto consentirà alle piattaforme di proporre i propri progetti alla ben più vasta platea di tutti i risparmiatori europei, cosa che fino ad oggi non era legalmente possibile.

Quali progetti in cantiere ci sono per ITS Lending nel 2023?

Abbiamo in pipeline molte nuove iniziative, sia relative ai borghi già apparsi sul nostro portale, che in nuove località. Il 2022 è stato, di fatto, un anno di test e il nostro obiettivo per il 2023 è di incrementare il numero di deal, aumentando anche l’importo medio delle singole raccolte che, ad oggi, si è attestato intorno a 60-70 mila euro.

Inoltre, non escludiamo, prima della fine dell’anno, di lanciare anche campagne di crowdfunding per contribuire a finanziare piccole attività imprenditoriali nei borghi oggetto degli interventi immobiliari, per stimolarne la rivitalizzazione anche nel loro tessuto economico.