L’economia delle acque. Disponibile il rapporto completo di Proger e “italiadecide”

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Proger — economia delle acque — 
WATER TARGET 2040. Proger per la pianificazione della sicurezza idrica in Italia

Dopo la presentazione di ieri, presso il Senato, del rapporto Water Economy, realizzato da Proger con Erasmo D’Angelis e Mauro Grassi, Presidente e Direttore della Fondazione Earth and Water Agenda, la versione completa è a disposizione del pubblico. Scaricabile qui il pdf

Si tratta del primo report sullo stato della risorsa idrica e delle sue infrastrutture in Italia: analizza i deficit e il fabbisogno di investimenti in infrastrutture e tecnologie in tutti i settori di utilizzo.

I relatori

I lavori, aperti dalla Vice Presidente del Senato della Repubblica Anna Rossomando e con una prolusione della Presidente dell’Associazione “italiadecide” Anna Finocchiaro, hanno visto come protagonista l’Amministratore Delegato di PROGER Marco Lombardi, che ha sottolineato l’importanza del tema trattato.Altri relatori: Claudio Fazzone e Mauro Rotelli – Presidenti Commissione Ambiente di Senato e Camera, Angelica Catalano – Direttrice Dighe e Infrastrutture Idriche Ministero delle infrastrutture, Laura D’Aprile – Direttrice Generale Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica e Andrea Montanino – Direttore Strategie Settoriali e Impatto Cassa Depositi e Prestiti.

I lavori sono stati conclusi da Chicco Testa, Presidente di Assoambiente.

L’economia delle acque

Il rapporto Water Economy è il primo studio a fornire un quadro completo e dettagliato di questa risorsa, esaminata in funzione del necessario adattamento al cambiamento climatico. Un quadro completo e dettagliato: quantità, prelievi, utilizzi, infrastrutture e fabbisogni. Un completo ed articolato spunto di riflessione sull’assoluta priorità della salvaguardia delle acque nelle scelte strategiche del Paese.

La minaccia idrogeologica

L’Italia convive con la minaccia idrogeologica e con la sofferenza idrica, nonostante non difetti delle condizioni naturali per mantenere l’equilibrio tra la domanda e la disponibilità idrica. La piovosità in Italia è abbondante: su scala nazionale registra 301 miliardi di m3 di pioggia in media, ma solo l’11% delle precipitazioni è captata. Il nostro Paese si colloca al 5° posto in Europa per quantità di precipitazioni medie: Milano è l’area metropolitana più piovosa d’Europa e Roma è più piovosa di Londra.

Precipitazioni e patrimonio idrico italiano

L’Italia è più piovosa di Gran Bretagna, Olanda o Germania, eppure la nostra penisola è a rischio siccità a causa della mancanza di infrastrutture.

Considerando le precipitazioni e il patrimonio idrico italiano, la media annua dell’acqua teoricamente utilizzabile risulta 5 volte il livello medio dei prelievi annui per tutti gli usi (civile, agricolo, industriale). Il problema è che le precipitazioni non sono ripartite uniformemente nel corso dell’anno e le stesse aree che sono vittime di ondate di maltempo e alluvioni poi si trovano a fare i conti con la mancanza d’acqua nei mesi più caldi. Un fenomeno che ha un comune denominatore: la carenza di infrastrutture idriche per gestire e utilizzare l’acqua quando e dove serve.

Lo stress idrico

Lo stress idrico impatta su agricoltura, turismo e industria con danni stimati nell’ordine di 20 miliardi di euro tra 2000 e 2022. Secondo quanto rilevato dalla ricerca pubblicata oggi da Proger, 4,8 milioni di italiani vivono in territori a rischio piena con codice rosso. Siamo un Paese fragile: del totale delle frane registrate sul territorio europeo oltre l’80% riguardano l’Italia.

L’Italia è sostanzialmente ferma alle stesse capacità di invaso di mezzo secolo fa, ma con necessità e consumi aumentati enormemente. Ci sono 531 grandi dighe la cui capacità d’invaso sarebbe di 13,652 miliardi di m3, ma i volumi reali sono inferiori del 35% (per ritardi nelle procedure di collaudo tecnico-funzionale, per interramento progressivo per mancato drenaggio e per carenza di nuovi investimenti).

Alluvioni e siccità

Dopo le alluvioni, la siccità è il secondo rischio naturale più oneroso. Tra il 2000 e 2022 l’Italia è stata colpita da gravi periodi di siccità con danni complessivi tra agricoltura, alimentare, industriale, energetico, pari a 20 miliardi di euro. L’Italia versa 165mila al giorno come sanzione all’UE (circa 60 milioni l’anno) per effetto di diverse infrazioni in materia di infrastrutture idriche. In particolare, la mancanza dei sistemi di depurazione e filtraggio delle acque reflue, sia in ambito agricolo sia industriale, e il loro riuso anche in ambito civile.

Una rete colabrodo: quasi il 40% dell’acqua potabile prelevata non arriva ai rubinetti. A peggiorare il quadro, manca un segnale di prezzo: abbiamo la tariffa media più bassa d’Europa (176,16 euro di consumi medi per una famiglia di 3 persone) che non disincentiva l’iperconsumo.

Una prospettiva storica

Il bilancio idrico dell’Italia andrebbe considerato anche da una prospettiva storica: siamo il Paese inventore degli acquedotti e dei sistemi irrigui, siamo grandi realizzatori di bonifiche e vantiamo l’eccellenza di imprese nazionali specializzate nel disinterramento di dighe e invasi, che però lavorano quasi esclusivamente all’estero dove sono altamente apprezzate.

E’ necessario un cambio di passo

In conclusione, il Rapporto di Proger prende in esame il necessario cambio di passo per garantire la risorsa idrica per gli usi civili, le produzioni agricole e per generare energia pulita, che richiede l’ammodernamento della capacità di stoccaggio e degli accumuli idroelettrici, l’ampliamento delle reti fognarie per le acque reflue, un maggiore riuso delle acque tramite adeguati impianti di depurazione, un più diffuso utilizzo di moderne tecnologie di irrigazione a risparmio idrico e il potenziamento dei processi di dissalazione.

Proger

Proger Spa è una realtà internazionale che offre il meglio dell’expertise italiano nell’ambito del management, dell’ingegneria e della sicurezza e sviluppa progetti nei settori delle Infrastrutture e Trasporti, Edilizia, Oil & Gas, Green Energy, Ambiente e Sostenibilità. Con una presenza in Europa, Asia Centrale, Africa e Medio Oriente, l’azienda vanta oltre 60 anni di esperienza ed è tra le prime società di engineering & management in Italia, oltre ad essere da anni stabilmente nel ranking mondiale delle prime società internazionali di ingegneria all’interno della Top 225 International Design Firms, stilata dalla prestigiosa testata americana Engineering News Record.