“Spinte di domanda possibili”. Il ministro Ignazio Visco al Festival dell’Economia di Torino

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Ignazio Visco e la politica monetaria della Bce

“E’ corretta ma forse avrei spinto per una gradualità maggiore” dichiara il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco durante il Festival internazionale dell’Economia di Torino. “Mi aspetto che l’inflazione di fondo rifletta la riduzione del costo dell’energia. La politica monetaria è quella corretta per tenere sotto controllo le spinte di domanda possibili e garantire il rientro sull’obiettivo di stabilità dei prezzi”

La globalizzazione

“Che sarebbe successo se non ci fosse stata la globalizzazione? Le persone in povertà estrema non si sarebbero ridotte da 2 miliardi a 700 milioni e sulla pandemia non avremmo reagito come invece abbiamo fatto aprendoci in uno scambio di competenze per arrivare ad un vaccino” ha aggiunto.
“È però mancata l’assenza di controbilanciamento perché i mercati da soli non si regolano”.

E conclude: “La politica monetaria va accompagnata da una politica di bilancio accorta… In Europa ci sono i sindacati e le imprese e quando si dice che c’è uno choc e che non va accomodato non è perché vogliamo fare cadere i salari, ma perché i salari devono crescere con il crescere dell’economia. Se si dovesse mettere in moto la rincorsa prezzi-salari sarebbe illusoria”.

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L’aumento della popolazione mondiale

“Abbiamo davanti a noi stime di un aumento della popolazione mondiale di un altro paio di miliardi nei prossimi 20 anni. Non nei Paesi avanzati, che resteranno intorno al miliardo. Il resto del mondo sarà 8 miliardi. Se chiudiamo ci sarà 1 miliardo da una parte e 8 miliardi dall’altra. Se nella chiusura si cresce tutti meno, cosa potrà succedere per quanto riguarda la questione delle migrazioni? Noi avremo una pressione straordinariamente più forte rispetto a quella che c’è adesso. Il nostro invecchiamento della popolazione richiederà di essere aperti anche su questo piano, ma va gestito. Ma la gestione è molto complessa se non siamo preparati”