Antiriciclaggio, in crescita la segnalazione di operazioni sospette

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Sono state pubblicate le rilevazioni dell’Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia relative al primo semestre 2023. L’andamento delle segnalazioni nel periodo di osservazione indica un ritorno a moderati incrementi rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+4,7%), dopo il picco registrato nel secondo semestre del 2022. Nel complesso, si conferma prevalente l’incidenza del settore bancario (54,5% del totale delle segnalazioni inviate nel semestre), sebbene in calo di 3,6 punti percentuali rispetto al primo semestre del 2022. La crescita delle segnalazioni è stata trainata dagli altri intermediari e operatori finanziari (che sono passati da 21.682 segnalazioni a 23.160), dai prestatori di servizi di gioco (da 4.878 a 6.289) e da notai e CNN (da 2.344 a 3.540).

In particolare rilevano i contributi forniti dagli istituti di moneta elettronica (IMEL), pari al 31,3% delle segnalazioni non riconducibili a banche e Poste, e dagli istituti di pagamento (IP), pari al 25,0%. Si rileva invece una flessione nell’apporto fornito dalle imprese di assicurazione (-26,7%) e dai soggetti che esercitano l’attività di custodia e trasporto valori (- 37,9%), sebbene in corrispondenza di variazioni relativamente contenute in termini assoluti. Prosegue inoltre la contrazione, registrata a partire dal 2022, delle SOS provenienti dal settore dei money transfer (pari a 7.339 unità nel periodo considerato), in calo di un ulteriore 2,5% rispetto all’omologo semestre dell’anno precedente; quasi un terzo di tali segnalazioni è relativo a operazioni con controparti ubicate in Marocco, Pakistan Filippine e Romania.

Tra le regioni che maggiormente hanno contribuito alla crescita del SOS del semestre rileva il contributo della Lombardia (+8,4%) a fronte di sensibili riduzioni per Puglia (-15,1%), Lazio (-12,4%) e Campania (-11,8%). A livello provinciale, Milano, Siena, Prato, Crotone e Roma si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni in rapporto alla popolazione. Nel semestre le segnalazioni riferite a operazioni online sono più che raddoppiate, fino ad arrivare a coprire oltre il 10% del totale; si registra invece un calo per le operazioni effettuate all’estero (-28,7% rispetto al precedente periodo). L’importo complessivo delle operazioni segnalate è pari a circa 52 miliardi di euro (di cui 49 relativi a operazioni effettivamente eseguite), valori sostanzialmente in linea con quelli del primo semestre dell’anno precedente. Nel periodo considerato l’Unità ha adottato 14 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 3,2 milioni di euro.

Nel periodo la UIF ha ricevuto 190 richieste di collaborazione dall’Autorità giudiziaria e dagli Organi investigativi e ha trasmesso 416 informative. Prosegue l’attività di collaborazione con le FIU estere: le richieste inoltrate alle omologhe autorità estere sono in crescita del 10 per cento mentre gli scambi relativi a richieste o informative spontanee (quasi 700) e segnalazioni cross-border (circa 40.000) sono sostanzialmente in linea con i semestri precedenti.