La vendita di ITA Airways a Lufthansa prosegue… sembra. Ma i risultati di bilancio 2022 restano disastrosi

Marco Giovanniello -
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Vendita di ITA Airways … si fa sul serio

Con il minor clamore possibile il governo Meloni sta portando avanti l’ingresso di Lufthansa nel capitale di ITA Airways, la linea aerea ora al 100% statale che a fine 2021 ha preso il posto di Alitalia, senza però riuscire a rimediare ai suoi terribili risultati economici.

Paradossalmente è proprio il governo “sovranista” che si sta rassegnando al processo di concentrazione in atto in Europa fra le ex compagnie di bandiera e alla realtà delle perdite a cui ITA Airways da sola non saprebbe mai sfuggire. L’accordo con il gruppo che, oltre alla compagnia aerea tedesca, controlla anche la svizzera Swiss, l’austriaca Austrian, la belga Brussels e altre realtà minori è stato annunciato a fine maggio, ma è soltanto dalla scorsa settimana che possiamo prenderlo sul serio.

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Disastrosi i risultati di bilancio 2022

Durante l’assemblea che ha approvato i disastrosi risultati di bilancio 2022 il MEF ha confermato il presidente del consiglio di amministrazione Turicchi e nominato come consiglieri due anonimi funzionari dello Stato, estromettendo l’amministratore delegato fin lì in carica Fabio Maria Lazzerini da qualunque posizione e risolvendone “consensualmente” il rapporto di lavoro. Lazzerini aveva appena percepito un bonus di 300.000 euro per il merito di aver firmato un bilancio in grave perdita, in un anno in cui la quasi totalità dei concorrenti ha fatto invece profitti enormi, perché la voglia di volare post Covid ha superato largamente l’offerta ancora ristretta, portando il prezzo dei voli a livelli mai visti da tempo.

I conti però vanno troppo male e il timone, pardon la cloche, passa a qualcun altro. Lufthansa non vuole irritare Bruxelles anticipandone le decisioni, ma possiamo presumere che “suggerirà” le decisioni alla compagnia aerea italiana, per limitare il più possibile il bagno di sangue in corso.

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L’ultima tranche dei sussidi autorizzati dalla UE

Dal punto di vista politico dobbiamo notare che Giorgetti sta cogliendo al balzo l’opportunità di liberarsi di una linea aerea che a destra infiamma molti cuori, ma che nessuno del settore crede che potrà mai operare senza perdite, mentre siamo arrivati all’ultima tranche dei sussidi autorizzati dalla UE, dopo i quali ci sarebbe da scegliere fra la chiusura o nuovi aiuti di Stato non autorizzati e lo scontro con Bruxelles. I Tedeschi vogliono provare a raddrizzare la situazione e altro non può fare il governo che cedere una quota di minoranza della compagnia insieme al comando, anche se per anni la maggioranza del consiglio d’amministrazione resterà al MEF e dunque Lufthansa non potrà fare rivoluzioni.

Meloni ha scelto di mantenere buoni i rapporti con l’Unione Europea, perché tanti altri dossier sono ben più rilevanti della rimpicciolita compagnia di bandiera e con la Germania ovviamente, dove però i più sono convinti che l’acquisto sia una mossa sbagliata per Lufthansa, che prova a convincere gli scettici ricordando come l’Italia sia il suo terzo mercato per importanza, dopo quello interno e gli USA e quindi almeno provarci sia una sorta di obbligo.