Per Invesco Fixed Income il credito di qualità elevata offre un’interessante opportunità d’investimento

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Rob Waldner, Chief Strategist di Invesco Fixed Income, afferma: “L’inasprimento delle condizioni finanziarie è tale da mantenere i tassi e gli spread più elevati di quanto sarebbero altrimenti. Una sospensione da parte delle banche centrali globali dovrebbe facilitare l’andamento dei mercati”

Rob Waldner è convinto che il significativo rialzo dei rendimenti reali nell’ultimo anno offra agli investitori obbligazionari interessanti opportunità, in particolare nella duration nel medio termine. “Le valutazioni del credito sono vicine alle loro mediane di lungo periodo, ma i fondamentali del credito societario sono positivi. Inoltre, con la sospensione dei rialzi da parte della Fed, le condizioni finanziarie diventeranno più accomodanti e sosterranno il credito societario”.

Secondo Investing.com  Invesco  privilegia il credito di qualità elevata delle asset class investment grade societarie, municipali e di alcune asset class cartolarizzate. Gli MBS di agenzie (obbligazioni garantite dalla cartolarizzazione di un prestito ipotecario) dovrebbero ottenere buoni risultati con la riduzione dell’incertezza politica e l’attenuazione della volatilità dei tassi d’interesse. “Ci aspettiamo buone performance dalle società investment grade, anche in caso di recessione. I fondamentali societari sono in genere solidi mentre la crescita è stata più robusta del previsto e il mercato del lavoro statunitense si è dimostrato più resistente all’aumento dei tassi. Le preoccupazioni per la disponibilità di energia si sono attenuate” ribadisce Rob Waldner.
A questo proposito, si fa notare che la dinamica economica globale è rimasta saldamente in territorio positivo con le principali economie che hanno, finora, evitato la recessione. Tuttavia, aggiunge, nonostante i dati macro positivi, numerosi indicatori delineano problemi all’orizzonte che potrebbero far precipitare i mercati verso risultati negativi, ossia recessione e inflazione. “Le recenti tensioni bancarie e il calo dei depositi vengono valutati da alcuni osservatori come i primi segnali di un’attività recessiva visto che determinano una contrazione del credito” puntualizza Waldner.

In ogni caso, i dati attuali mostrano una notevole stabilità senza evidenti squilibri nell’economia statunitense. La recessione rimane una possibilità e, secondo il Chief Strategist di Invesco Fixed Income, ha una probabilità di verificarsi inferiore al 50%. “La discesa dell’inflazione dovrebbe alleviare in parte questa preoccupazione, ma molti osservatori temono che in futuro i mercati del lavoro eserciteranno una nuova pressione al rialzo sui prezzi al consumo. Se nei prossimi mesi il carovita riprenderà a salire, mentre la crescita rimarrà anemica, potremmo passare a un contesto di stagflazione, con impatti piuttosto negativi per gli asset finanziari in generale” sottolinea Waldner. “La strada da seguire al momento è quella di riconoscere le buone notizie dei dati attuali, tenendo d’occhio i segnali di possibili scenari negativi” conclude lo Chief Strategist di Invesco Fixed Income.