In vigore la direttiva “due diligence” sulla sostenibilità aziendale: promuove un comportamento responsabile
Due diligence sulla sostenibilità aziendale (con piena applicazione il 26 luglio 2029)
Promuovere un comportamento aziendale sostenibile e responsabile per una transizione giusta verso un’economia sostenibile.
Il 25 luglio 2024 è entrata in vigore la direttiva sulla due diligence sulla sostenibilità aziendale (direttiva 2024/1760). L’obiettivo di questa direttiva è promuovere un comportamento aziendale sostenibile e responsabile nelle operazioni delle aziende e nelle loro catene del valore globali. Le nuove norme garantiranno che le aziende interessate identifichino e affrontino gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente delle loro azioni all’interno e all’esterno dell’Europa.
Quali sono gli obblighi per le aziende?
Questa direttiva stabilisce un obbligo di due diligence aziendale. Gli elementi fondamentali di tale obbligo sono l’identificazione e la gestione di potenziali e reali impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente nelle attività aziendali, nelle loro filiali e, laddove correlato alle loro catene del valore, in quelle dei loro partner commerciali. Inoltre, la direttiva stabilisce l’obbligo per le grandi aziende di adottare e attuare, con il massimo impegno, un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici allineato all’obiettivo di neutralità climatica del 2050 dell’accordo di Parigi, nonché obiettivi intermedi ai sensi della legge europea sul clima.
A quali aziende si applicheranno le nuove norme UE?
Grandi società a responsabilità limitata e partnership UE: +/- 6.000 aziende – >1.000 dipendenti e >450 milioni di euro di fatturato (netto) in tutto il mondo.
Grandi aziende extra UE: +/- 900 aziende – >450 milioni di euro di fatturato (netto) nell’UE.
La direttiva contiene disposizioni volte a facilitare la conformità e a limitare l’onere per le aziende, sia nell’ambito di applicazione che nella catena del valore.
Le microimprese e le PMI non sono coperte dalle norme proposte. Tuttavia, la direttiva prevede misure di supporto e protezione per le PMI, che potrebbero essere indirettamente interessate in quanto partner commerciali nelle catene del valore.
Aspetti pratici
Quali sono i costi stimati delle nuove norme per le aziende?
Le aziende dovranno sostenere. oltre ai costi di istituzione e gestione del processo di due diligence. anche i costi di transizione, tra cui spese e investimenti per adattare le operazioni e le catene del valore di un’azienda al fine di rispettare l’obbligo di due diligence, se necessario.
Come verranno applicate le nuove norme?
Le norme sulla due diligence sulla sostenibilità aziendale verranno applicate tramite:
Supervisione amministrativa: gli Stati membri designeranno un’autorità per supervisionare e far rispettare le norme, anche tramite ordini ingiuntivi e sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive (in particolare multe). A livello europeo, la Commissione istituirà una rete europea di autorità di vigilanza che riunirà i rappresentanti degli organismi nazionali per garantire un approccio coordinato.
Responsabilità civile: gli Stati membri garantiranno che le vittime ricevano un risarcimento per i danni derivanti da una mancata esecuzione intenzionale o negligente della due diligence.
Perché l’UE deve promuovere un comportamento aziendale sostenibile?
La direttiva contribuirà alla giusta transizione verso un’economia sostenibile, in cui le aziende svolgono un ruolo chiave. Un’ampia gamma di gruppi di stakeholder, tra cui rappresentanti della società civile, cittadini dell’UE, aziende e associazioni imprenditoriali, hanno chiesto norme obbligatorie sulla due diligence. Il 70% delle aziende che hanno risposto alla consultazione pubblica ha inviato un messaggio chiaro: è necessaria un’azione dell’UE sulla due diligence sulla sostenibilità aziendale.
Un terzo delle aziende ha riconosciuto la necessità di agire e sta adottando misure per affrontare gli effetti negativi delle proprie azioni sui diritti umani o sull’ambiente, ma i progressi sono lenti e irregolari. La crescente complessità e la natura globale delle catene del valore rendono difficile per le aziende ottenere informazioni affidabili sulle operazioni dei partner commerciali. La frammentazione delle norme nazionali sugli obblighi di due diligence aziendale e sulla sostenibilità rallenta ulteriormente l’adozione di buone pratiche. Le misure autonome di alcuni Stati membri non sono sufficienti per aiutare le aziende a sfruttare appieno il loro potenziale e ad agire in modo sostenibile.
Un quadro giuridico uniforme
Le norme dell’UE forniranno un quadro giuridico uniforme e garantiranno parità di condizioni per le aziende nel mercato unico dell’UE. Tali norme promuoveranno inoltre la competitività internazionale, aumenteranno l’innovazione e garantiranno la certezza del diritto per le aziende che affrontano gli impatti sulla sostenibilità. La direttiva guiderà le aziende verso un comportamento responsabile e potrebbe diventare un nuovo standard globale per quanto riguarda la due diligence obbligatoria in materia ambientale e dei diritti umani. Le norme inizieranno ad applicarsi al primo gruppo di aziende, seguendo un approccio scaglionato (con piena applicazione il 26 luglio 2029). Una serie di linee guida che saranno emanate dalla Commissione aiuterà le aziende a svolgere la due diligence.
I vantaggi
Per i cittadini
Migliore protezione dei diritti umani, compresi i diritti dei lavoratori.
Ambiente più sano per le generazioni presenti e future, comprese le migrazioni dovute ai cambiamenti climatici.
Maggiore fiducia nelle aziende.
Maggiore trasparenza che consente scelte informate.
Migliore accesso alla giustizia per le vittime.
Per le aziende
Quadro giuridico armonizzato nell’UE, che crea certezza giuridica e parità di condizioni.
Maggiore fiducia dei clienti e impegno dei dipendenti.
Maggiore consapevolezza degli impatti negativi delle aziende sui diritti umani e sull’ambiente, minori rischi di responsabilità.
Migliore gestione del rischio, maggiore resilienza e maggiore competitività.
Maggiore attrattività per i talenti, gli investitori orientati alla sostenibilità e gli appaltatori pubblici.
Maggiori incentivi per l’innovazione.
Migliore accesso ai finanziamenti.
Per i paesi in via di sviluppo
Migliore protezione dei diritti umani e dell’ambiente.
Investimenti sostenibili, sviluppo delle capacità e supporto per le aziende della catena del valore.
Migliori pratiche legate alla sostenibilità.
Maggiore adozione di standard internazionali.
Migliori condizioni di vita per le persone.