Edilizia, Decreto Inerti. Il 25 marzo entra in vigore il nuovo Regolamento “End of Waste” del MASE
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sei mesi fa ha aggiornato la normativa relativa alla cessazione della qualifica di rifiuto (“End of Waste”) per i rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione. Il nuovo regolamento, noto come Decreto n. 127/2024, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 l’11 settembre 2024 ed è entrato in vigore il 26 settembre 2024. Questo decreto sostituiva il precedente Decreto n. 152 del 27 settembre 2022 e introduceva criteri aggiornati per la cessazione della qualifica di rifiuto, facilitando il riciclo dei materiali inerti e promuovendo l’economia circolare.
Il “Decreto Inerti“prevedeva un periodo transitorio di 180 giorni per permettere alle imprese e alle aziende produttrici di aggregati recuperati di adeguarsi alla nuova disciplina che definisce le condizioni per la cessazione della qualifica di rifiuto degli inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione.
Le principali novità del Decreto
Criteri di recupero differenziati: sono stati stabiliti limiti diversificati per i contaminanti, con soglie differenti a seconda dell’uso previsto per gli aggregati recuperati. Ad esempio, sono previste soglie più severe per gli aggregati utilizzati in progetti di recupero ambientale e riempimenti, mentre soglie meno stringenti sono applicate per la costruzione di strade, ferrovie e piazzali industriali.
Ampliamento dei materiali ammessi: il nuovo decreto include ora anche i rifiuti da costruzione e demolizione abbandonati, ampliando il ventaglio di materiali che possono essere trattati e riciclati. Inoltre, introduce nuove normative tecniche di riferimento, come la norma UNI EN 13108, per la certificazione CE degli aggregati recuperati.
Questo aggiornamento normativo rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile dei rifiuti inerti, incentivando il loro recupero e riutilizzo in vari settori industriali. Il Decreto prevede una fase di monitoraggio di 24 mesi al fine di valutare l’adeguatezza delle modifiche e delle novità introdotte.