Climate Policy di Lyxor: la questione climatica al centro della strategia di investimento responsabile

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Basata su quattro pilastri principali, la Climate Policy di Lyxor fornisce un quadro concettuale e operativo per tenere conto delle questioni climatiche nella sua attività di asset manager. La Climate Policy riflette la volontà di accelerare l’attuazione dell’impegno di Lyxor nella lotta ai cambiamenti climatici, contribuendo così al raggiungimento dell’obiettivo mondiale di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi entro il 2100, come stabilito dall’accordo di Parigi.

L’obiettivo di Lyxor è sviluppare la Climate Policy per rispondere meglio alle sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

I quattro pilastri della Climate Policy di Lyxor sono i seguenti:

1. Disinvestire dal carbone:

Mentre è necessario investire in energie a basse emissioni di carbonio per rispettare gli impegni dell’Accordo di Parigi, il disinvestimento dal carbone è ormai diventato un elemento inevitabile nella lotta ai cambiamenti climatici. Nell’ambito della sua gestione attiva, Lyxor ha deciso di ritirarsi dalle società più esposte al settore escludendo:

  • Le società che generano più del 10% del fatturato da attività legate all’estrazione del carbone termico;
  • Le società del settore energetico con una produzione di energia elettrica derivante dal carbone superiore al 30%.

Ad oggi, Lyxor ha disinvestito 350 milioni di euro dal carbone ed è in linea con la strategia del Gruppo Societe Generale, che prevede l’uscita completa dal settore del carbone entro il 2030 per quanto riguarda le aziende con asset nella UE o nei Paesi dell’OCSE ed entro il 2040 per il resto del mondo.

2. Fornire soluzioni innovative per la transizione climatica:

In linea con la sua forte cultura di innovazione, Lyxor intende continuare ad esserepioniere nello sviluppo di innovativi veicoli di investimento a servizio della transizione energetica. Un esempio concreto è il Lyxor ETF su Green Bond, il primo ETF di questo genere al mondo. Quotato nel 2017, ha ricevuto il marchio di eccellenza “GreenFin”, che garantisce il monitoraggio delle obbligazioni sottostanti per evitare che vengano finanziate società con controversie in corso o che attuano progetti non sostenibili. In totale, i Lyxor ETF su Green Bond, Energie Rinnovabili e Acqua contribuiscono a 3 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (acqua pulita e servizi igienico-sanitari, energia pulita e a prezzi accessibili, cambiamento climatico) e hanno circa 900 milioni di euro di patrimonio in gestione.

3. Agire come azionista impegnato e responsabile:

In coerenza con la sua adesione ai Principi per l’Investimento Responsabile (PRI) delle Nazioni Unite, Lyxor sta attuando una politica di engagement basata su due pilastri complementari:

  • Un dialogo proattivo e continuo per incoraggiare le società in cui Lyxor investe ad adottare le migliori pratiche ambientali e una politica di voto in favore del clima, su un ampio novero di risoluzioni che riguardano controversie ambientali, che può comportare opposizioni in fase di voto nel corso delle Assemblee Generali di tali società.
  • L’avvio di numerose partnership con attori finanziari e non, coinvolti nella lotta ai cambiamenti climatici: adesione al programma della Climate Bonds Initiative, ai Green Bonds Principles e all’iniziativa Climate Action 100+. Lyxor ha inoltre costituito diverse partnership accademiche per sostenere la ricerca nel campo degli investimenti e della finanza sostenibili, ad esempio la cattedra di “Finance Durable et Investissement Responsable” codiretta dall’Université de Toulouse e dall’Ecole Polytechnique e la Lyxor Dauphine Research Academy

4. Valutare il rischio climatico dei portafogli:

Lyxor ha sviluppato una metodologia proprietaria per misurare, con indicatori semplici, il rischio di cambiamento climatico associato ai propri fondi.

Una prima serie di indicatori misura l’impronta ecologica (carbon footprint) dei portafogli, guardando alla quota di riserve fossili detenuta dal portafioglio e alle potenziali emissioni derivanti da tali riserve.

Una seconda serie di indicatori consente di classificare gli emittenti dei titoli presenti nei portafogli in base ai loro sforzi in termini di iniziative energetiche (uso di fonti di energia più pulite, gestione dei consumi energetici, etc.) e valuta il contributo del portafoglio all’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Al 15 settembre 2019, Lyxor aveva elaborato un rating “ESG & Climate” su 325 fondi, basato su 150 criteri.

Florent Deixonne, Head of SRI di Lyxor Asset Management, commenta: “Con la sua Climate Policy, Lyxor ha creato un quadro ambizioso per accompagnare la transizione climatica. Sono convinto che concentrandoci sui quattro pilastri del dialogo costruttivo con gli emittenti, della progettazione di soluzioni d’investimento innovative, delle politiche di esclusione e degli indicatori climatici dei portafogli, ci stiamo attrezzando per mettere gli investimenti al servizio della transizione verso un mondo a basse emissioni di carbonio”.