I fondi pensione alla prova del nuovo anno

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Da dove riparte la previdenza complementare nel 2020 ? Lo starting point sono i recenti stress test europei sono stati resi noti dall’Eiopa nello scorso dicembre dall’Eiopa.

In termini numerici hanno partecipato in totale 176 fondi pensione collettivi, di cui 99 a prestazione definita e 77 fondi a contribuzione definita.

L’obiettivo era quello di valutare la resilienza e le potenziali vulnerabilità del settore pensionistico europeo con riferimento al suo potenziale impatto sulla stabilità finanziaria. Nello scenario base i fondi pensione erano insufficientemente finanziati per 41 miliardi di EUR in totale, il che si traduce nel 4% delle loro passività, secondo la metodologia comune.

Lo scenario di mercato sfavorevole richiesto comporta secondo gli stress test  notevoli carenze aggregate di 180 miliardi di euro secondo le metodologie nazionali e 216 miliardi di euro seguite dalla metodologia comune dell’esercizio. In ogni modo  valutando i potenziali comportamenti congiunti di investimento dei fondi pensione dopo l’evento di stress, l’Eiopa ha osservato una tendenza attesa a riequilibrare le allocazioni di investimento pre-stress entro 12 mesi dallo shock.

La maggior parte dei fondi pensione ha indicato poi di aver preso le misure appropriate per identificare i fattori di sostenibilità e i rischi ESG per le loro decisioni di investimento, il che è importante per un’efficace attuazione della Direttiva IORP II, ma solo il 30% di essi ha messo in atto processi per gestire l’ESG rischi.

Inoltre, solo il 19% dei fondi pensione nel campione valuta l’impatto dei fattori ESG sul rischio e sui rendimenti degli investimenti.

Sempre in ottica di omogeneizzazione europea nel 2020 dovrà perfezionarsi la normativa secondaria per recepire la direttiva Iorp 2.

Così come ha di recente ricordato la Covip nei mesi scorsi ha posto in essere una serie di pubbliche consultazioni, finalizzate alla successiva emanazione dei provvedimenti di propria competenza. In successione sono state attuate le pubbliche consultazioni concernenti le Direttive generali, gli Schemi di statuto dei fondi pensione negoziali e gli Schemi di regolamento dei fondi pensione aperti e dei PIP, le Procedure relative all’autorizzazione all’esercizio delle forme pensionistiche complementari, alle modifiche di statuti e regolamenti e all’attività transfrontaliera e le Procedure sanzionatorie di competenza della COVIP.

E’ in fase di completamento la predisposizione dei documenti concernenti tutta la parte relativa alla “trasparenza”, che comprenderà sia la documentazione necessaria per la raccolta delle adesioni sia quella inerente alle comunicazioni agli iscritti, con relativi esempi esplicativi come di consueto.

Tale documentazione sarà posta in pubblica consultazione all’inizio del prossimo anno. Al riguardo, viene precisato che, con riguardo alla scadenza del 31 marzo prossimo venturo, i documenti informativi sopra richiamati dovranno essere redatti secondo gli schemi attualmente vigenti.

La COVIP ha ritenuto preferibile completare il percorso di adozione dei documenti da porre in pubblica consultazione prima di procedere all’emanazione finale dei singoli atti, al fine di disporre di un quadro complessivo, utile anche in ragione delle evidenti interconnessioni tra i diversi provvedimenti.

Una volta completata, dunque, con il suddetto provvedimento in materia di “trasparenza”, la fase di predisposizione dei documenti principali da porre in pubblica consultazione, l’Autorità procederà ad emanare i singoli provvedimenti di propria competenza, tenendo ovviamente presenti anche le osservazioni formulate dalle associazioni e dagli operatori del settore.

La Autorità di Vigilanza precisa poi  che, in sede di adozione degli atti definitivi, terrà ovviamente conto, secondo criteri di ragionevolezza, dell’esigenza di postergazione dei termini fissati, in modo da consentire un ordinato processo di adeguamento da parte delle forme pensionistiche vigilate.

Entro il prossimo 10 giugno i fondi pensione dovranno poi adeguarsi al recepimento della nuova direttiva shareholder rights . L’Eiopa, l’ Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, ha avviato fino al prossimo 2 marzo pubblica consultazione sul documento che illustra la propria posizione per avvicinarsi alla regolamentazione degli aspetti chiave del PEPP, sostenendo l’idea di creare un prodotto di risparmio previdenziale semplice, sicuro ed economico.

Si attiva così un ulteriore passo per perfezionare la disciplina del piano previdenziale individuale  paneuropeo che si affiancherà ai prodotti previdenziali già presenti sui singoli mercati nazionali. Nel corso del nuovo nel nostro Paese si valuterà poi come rilanciare la previdenza complementare

Tra le proposte vi è quella di riattivare una nuova finestra di  silenzio assenso avanzata dai sindacati e da Assofondipensione e di migliorare il trattamento fiscale dei fondi pensione con misure pro giovani come suggerito da Covip e Ania.   Vi è ancora l’idea del Presidente dell’Inps di creare un nuovo fondo pensione pubblico teso soprattutto a supportare una integrazione pensionistica per i giovani