Come superare quota 100 e pensione contributiva di garanzia come leit motiv del nuovo confronto Governo – Sindacati

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Dopo la nuova tornata elettorale è ripartito il confronto tra Governo e sindacati sul come intervenire ulteriormente in ambito previdenziale con un ampio menu.

Si va dal come superare in maniera strutturale quota 100 all’ introdurre un correttivo al contributivo per prevedere una pensione di garanzia per i giovani, separare previdenza e assistenza, approfondire il legame instaurabile tra gravosità delle occupazioni ed età pensionabile,  come rivalutare le pensioni, rilanciare la previdenza complementare.

Il cronoprogramma fissato prevede a febbraio  una serie di incontri tecnici: il 3 sulle pensioni di garanzia; il 7 su rivalutazione delle pensioni in essere; il 10 sulla flessibilita’; il 19 sulla previdenza complementare.

La prima verifica del tavolo sulle pensioni si terra’ a marzo.  Andando per ordine si intende  prevedere un nuovo canale di pensionamento anticipato che in modo strutturale al termine della sperimentazione di quota 100   si affianchi al pensionamento di vecchiaia /67 anni di età e 20 anni di contributi) e alla pensione anticipata    (42 anni e 10 mesi di contributi se uomini e 41 anni e 10 mesi se donne).

Tra le diverse possibilità si ragiona su un mix 64 anni di età e 36 anni optando però per il calcolo integrale della pensione con il contributivo o una libertà di scelta flessibile con un’età minima e trattamento sempre determinato con il contributivo.

E’ possibile anche una stabilizzazione dell’Ape sociale come soluzione che fornisca risposta a lavori gravosi  (su cui è stata istituita dalla Legge di Bilancio una specifica Commissione di approfondimento)  e cura familiare.   Importante è poi il tema della separazione tra spesa previdenziale e spesa assistenziale,  ugualmente oggetto di studio di altra Commissione prevista dalla manovra finanziaria.

Di particolare rilievo e delicatezza è poi l’argomento legato al come supportare previdenzialmente i giovani, particolarmente esposti al rischio previdenziale in considerazione di una pensione contributiva che rifletterà nel suo futuro quantum la flessibilità del mercato del lavoro.

Si vuole allora approfondire la possibilità di introdurre una pensione di garanzia per i giovani , o con uno “zoccolo duro” o con la copertura dei vuoti contributivi dovuti al lavoro precario. In tema di adeguatezza vi è poi, ma sarebbe davvero il caso di utilizzare il “last but not least” , il come rilanciare la previdenza complementare. Tra i temi vi sono il lancio di una campagna di education istituzionale, la previsione di una nuova finestra di silenzio assenso, il rafforzamento delle agevolazioni fiscali