Verso la prossima fase

-

La pandemia continua a creare forti incertezze, ma la volatilità degli spread dei titoli High Yield europei può offrire interessanti opportunità agli investitori obbligazionari.

Fondamentali

Grazie ai risultati migliori del previsto messi a segno dalla maggior parte dei settori, gli utili del terzo trimestre del comparto High Yield europeo sembrano confermare una tendenza osservata già da qualche mese, cioè che la tenuta di queste aziende è migliore delle attese formulate nel primo trimestre. La politica monetaria espansiva e le misure di stimolo fiscale hanno aiutato le società emittenti ad accumulare ingenti riserve liquide, sia tramite le banche che i mercati dei capitali. È pertanto probabile che a fine 2020 le insolvenze effettive non superino il 3%, un risultato assolutamente straordinario considerato lo shock economico subìto quest’anno. Il rischio fondamentale è però ancora elevato, sia a causa del debito aggiuntivo assunto per finanziare il maggior fabbisogno di liquidità sia per l’incertezza circa le probabilità di una ripresa sostenibile alla luce del nuovo aumento dei contagi. Nuove restrizioni alla mobilità per ridurre il tasso di contagio e l’estensione delle misure fiscali a sostegno della domanda potrebbero favorire una contrazione degli spread, ma in questo scenario le conseguenze per alcuni settori sarebbero molto gravi. Nel complesso i risultati del terzo trimestre e le dinamiche di rating segnalano che il ciclo ha toccato il minimo e le obbligazioni delle società più deboli di molti settori, tra cui quelli della distribuzione al dettaglio, dei viaggi e del tempo libero, potrebbero perdere ulteriore terreno.

Valutazioni quantitative

Dai massimi di marzo, gli spread dei titoli High Yield europei hanno subìto una correzione di 426 punti base (pb), cioè una ripresa del 72%. È dall’inizio del secondo trimestre che gli spread si mantengono all’interno di un intervallo di circa 440-500 pb. La fascia di qualità ha attratto notevole interesse da parte degli investitori, sulla scia della caccia ai rendimenti che ormai da molti mesi sostiene l’andamento dei mercati globali. A nostro avviso, questa tendenza proseguirà sino a che i fattori tecnici si manterranno favorevoli. Affinché l’interesse degli investitori possa spostarsi sui titoli della fascia più bassa sarà necessario un miglioramento fondamentale delle dinamiche della pandemia. Ad esempio, l’approvazione di un vaccino potrebbe alleviare le pressioni sulle obbligazioni societarie High Yield dei settori in maggiore difficoltà, quali ad esempio i beni di consumo discrezionali e le compagnie aeree. Considerati i livelli odierni degli spread, riteniamo che l’argomentazione più convincente a favore delle valutazioni del settore High Yield riguardi gli spread del segmento Investment Grade europeo più prossimo (BBB), visto che le obbligazioni con rating BB del segmento High Yield europeo presentano un rapporto di 2,7 e un sconto sullo spread di 222 pb, con una duration di 1,5 anni più bassa.

Fattori tecnici

Negli ultimi tre mesi, il deterioramento della propensione al rischio tra gli investitori dovuto all’incertezza sull’esito delle elezioni statunitensi, ha prodotto deflussi per oltre 150 milioni di Euro dal settore High Yield europeo. È però probabile che alla luce della stagione degli utili in corso, delle prossime vacanze scolastiche e della riduzione stagionale delle nuove emissioni negli ultimi due mesi dell’anno, le dinamiche dell’offerta si mantengano favorevoli. Sembra inoltre ancora possibile che l’andamento di compressione degli spread sarà sostenuto dal forte supporto tecnico offerto dalle politiche governative e dalla caccia ai rendimenti (visto che il valore complessivo delle emissioni con rendimenti negativi nel mondo sfiora ormai il livello senza precedenti di 15.000 miliardi di Dollari).

Cosa significa per gli investitori obbligazionari?

Vista la stabilità dei fattori tecnici del segmento High Yield nel passaggio alla prossima fase del ciclo creditizio, l’attenzione si concentra su fondamentali e valutazioni. Dal punto di vista dei fondamentali, è importante distinguere tra i settori che continuano a esibire una buona tenuta alla pandemia e quelli che al momento sono sfavoriti ma in futuro potrebbero trarre notevole vantaggio dalla scoperta di un vaccino. A causa della scarsa visibilità sui tempi del vaccino, per il momento è però consigliabile esercitare cautela nei confronti di questi emittenti. Nell’attesa, le valutazioni devono essere considerate nel contesto di un intervallo che nel complesso appare piuttosto stabile. Se da un lato nel breve periodo la costante incertezza sul fronte macroeconomico impedirà agli spread di scendere sotto un certo livello, dall’altro la necessità di una robusta azione fiscale e monetaria per sostenere le economie sino alla fine della pandemia ne impedirà probabilmente il rialzo sopra una determinata soglia. Alla luce della situazione gli investitori obbligazionari potrebbero cercare di trarre il massimo vantaggio dalla volatilità del segmento High Yield europeo, finché possibile.