Rimanere positivi sui mercati periferici, soprattutto sull’Italia

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L’Europa potrebbe registrare un aumento del PIL maggiore del previsto nel quarto trimestre del 2020 grazie in particolare all’accelerazione nella distribuzione dei vaccini e alle politiche fiscali/monetarie. Nonostante i lockdown e le misure di coprifuoco – che stanno certamente avendo il loro peso – nel complesso gli indicatori ciclici, sia in merito all’attività economica che all’inflazione, sono favorevoli.

Nonostante ciclo di bilancio sia meno favorevole per i Paesi core, il sostegno monetario – spinto dall’Asset Purchase Program e dall’aumento ed estensione del Pandemic Emergency Purchase Program – resta solido. Tutto ciò sarà un driver per i fattori tecnici nel corso del 2021 poiché i flussi netti sui titoli di Stato europei rimarranno negativi e le emissioni dell’UE alleggeriranno la pressione di finanziamento sui titoli sovrani.

Pertanto, visto questo contesto, manteniamo ancora una posizione underweight sui mercati core dell’Eurozona.

I mercati periferici continuano a essere sostenuti da politiche fiscali e monetarie, e dal Recovery Fund che destina ingenti risorse ai mercati non core. Dopo aver inizialmente ridotto la nostra esposizione sull’Italia quando si era aperta la crisi del precedente governo, siamo poi tornati a una posizione overweight. Il nuovo esecutivo dovrebbe infatti riuscire a migliorare le possibilità di un uso più efficiente dei fondi derivanti dal Recovery Fund permettendo una ripresa economica più forte.  Pertanto, la nostra esposizione sull’Italia è aumentata rispetto a quella su Spagna e al Portogallo, mentre abbiamo mantenuto la nostra view overweight in generale sui Paesi periferici.