Quando è cominciato tutto: Byte, Atomo, Gene

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Pensare a lungo termine è nella nostra natura. Sul fronte delle prospettive per il 2022, la difficoltà (perlomeno per quanto rientra nel nostro modo di pensare) è che l’orizzonte di un anno è semplicemente troppo limitato. Se riteniamo che le nostre competenze particolari ci portino a trovare valore in società che realizzeranno una crescita decisamente superiore ai tassi del mercato per – spesso – decenni, una prospettiva che esamini i prossimi 365 giorni è assolutamente incompleta.

Negli ultimi cinque anni, abbiamo parlato con i clienti riguardo a cinque piattaforme distinte: rivoluzione nel commercio, progressi della genomica, macchine intelligenti, nuova finanza e dati esponenziali. Siamo ancora convinti che queste piattaforme siamo una buona lente sotto cui esaminare i cambiamenti che stanno avvenendo nell’economia globale, nonché propulsori a lungo termine di innovazione. Tuttavia, pur rispondendo alla domanda relativa a “che cosa” sia destinato a cambiare, queste piattaforme non forniscono alcuna risposta alla domanda “perché” ci sarà questo cambiamento. Guardando al 2022, la nostra risposta al “perché” si può sintetizzare in tre parole: Byte, Atomo, Gene.

 

 

Per la prima volta nella storia, possiamo manipolare i dati, la materia e la vita nelle loro forme di base: il gene, l’atomo, il byte. Un elemento altrettanto importante è il rapido avvicinamento a zero del costo della creazione di dati, dello spostamento degli atomi, e della lettura del materiale genetico. Ciò potrebbe condurci a una vera e propria esplosione cambriana di nuovi progressi della scienza e pool di utili. Crediamo che la nostra padronanza del livello micro ci permetterà di cambiare il mondo fisico nel quale viviamo a un ritmo sempre più rapido, e quindi di risolvere alcuni dei nostri problemi più grandi e impellenti. Inoltre apre la porta a nuovi investimenti, considerando che le curve di costi più bassi incoraggiano e facilitano la ricerca e l’innovazione. In quanto gestori attivi, ci concentriamo sull’identificazione di attività e tecnologie mature per crescere; comprendere queste dinamiche aumenta secondo noi la possibilità di successo nel nostro processo di selezione di titoli.

BYTE: Da quando più di 40 anni fa è stato lanciato il semiconduttore, abbiamo imparato come creare, immagazzinare, usare e manipolare informazioni (il “Byte”) nel modo più efficace ed efficiente. Negli ultimi 20 anni il costo dell’immagazzinamento di dati è diminuito del 99,88%1 mentre le velocità di download sono aumentate di circa 7.500 volte.2 Ad esempio, nel 2000 scaricare un film da 2 GB avrebbe richiesto 3,5 giorni (in media), mentre nel 2021 bastano due minuti.3 Con il costo dell’immagazzinamento che vi avvicina allo zero e la rapidità dei dati che si avvicina alla velocità della luce, si moltiplica il numero delle possibili applicazioni. Stiamo già cominciando a vedere certe visioni di questo spostamento nelle discussioni di CEO e scienziati relative ai progressi dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’apprendimento automatico, la realtà aumentata/virtuale, la simulazione digitale e nuove applicazioni che influiranno sulla nostra salute, miglioreranno il nostro processo decisionale e porteranno eventualmente a concetti quali il metaverso: un meshing globale decentralizzato di spazi fisici e virtuali. Nei prossimi decenni, ci attendiamo di riuscire ad applicare queste tecnologie nella produzione di nuovi prodotti e materiali e nella creazione di esperienze digitali esclusive.

ATOMO: I progressi realizzati nella disponibilità e manipolazione di dati, ovvero il Byte, porteranno a cambiamenti straordinari nel mondo fisico. La famosa espressione dell’imprenditore tecnologico e venture capitalist Peter Thiel “Volevamo delle auto volanti, e tutto quello che abbiamo ottenuto sono stati 140 caratteri” (riferendosi a Twitter) risale al 2011. A quell’epoca, i progressi nell’informazione, ma non nelle macchine, hanno costituito un blocco sulla strada dell’innovazione. Dieci anni dopo, stiamo vedendo applicazioni fisiche nel mondo reale quasi a livello atomico. Oggi, ad esempio, possiamo creare sui semiconduttori due incisioni nanometriche, ossia equivalenti allo 0,002% dello spessore di un capello umano. Nuove soluzioni nella nanotecnologia sono in via di evoluzione, quali la possibilità di usare nanoparticelle per costruire batterie più leggere e più efficienti. Con l’attenzione del mondo all’elettrificazione “green”, batterie più leggere e a maggiore densità energetica hanno opportunità di mercati enormi e quando vi sarà una commercializzazione su scala appropriata, a costi efficienti, potranno risultare interessanti per molti importanti settori. Con l’eliminazione delle barriere allo sviluppo preesistenti, questo concetto si allarga alle vetture, agli orologi smart e ad altra tecnologia wearable.

GENE: Se nei due decenni scorsi si è assistito al rapido emergere di internet, i prossimi due potranno vedere un emergere altrettanto rapido della genomica avanzata. Il costo del sequenziamento genomico umano completa è diminuito più del 99,5%, scendendo da 100 milioni di dollari nel 2001 a meno di 1.000 dollari. Il basso costo del sequenziamento genetico consente molte applicazioni che fanno un uso intenso di questa tecnica in medicina, ad esempio l’editing genetico e biopsie dei tumori basate sul sangue. Ci attendiamo una crescita notevole nella diagnostica oncologica genomica, compresi test per la diagnosi precoce, selezione della terapia ottimale e test minimi per malattie residue, a conferma della remissione. Fuori dalla sfera medica, si possono ingegnerizzare piante affinché diventino auto-fertilizzanti, forniscano raccolti più abbondanti, siano tolleranti alla siccità, resistenti a malattie e parassiti, e/o arricchite con nutrienti essenziali (ad esempio, il riso dorato con vitamina A). Sta emergendo una biologia sintetica destinata sia a sostenere il sequenziamento genetico di nuova generazione che a creare materiali ecosostenibili; un esempio è l’aroma alla vaniglia bioconvertito da lievito ingegnerizzato senza utilizzare i componenti petrolchimici abitualmente impiegati nella produzione di vaniglia sintetica.

La rivoluzione digitale continuerà a produrre “tecnologie di convergenza” che travalicano le demarcazioni tra sfere digitali, fisiche e biologiche. Ad esempio, il quantum computing è al confine tra atomo e byte. Il legame tra gene e byte porta allo sviluppo di farmaci avanzati con l’intelligenza artificiale (genomica/proteomica) e promuove la capacità di immagazzinare dati nel DNA. Nel legame tra gene e atomo, vediamo l’unione summenzionata di biologia sintetica e chimica sintetica integrate nella creazione di nuovi elementi strutturali cellulari per una miriade di usi, inclusi trattamenti medici e sviluppo di nanomateriali. Tutto questo ci porta ad attendere con entusiasmo il futuro: qualunque cosa ci riservi il nuovo anno, anticipiamo che porterà a miglioramenti nelle nostre vite. L’era attuale annuncia un’evoluzione adattiva e lungimirante su questi fronti, e riteniamo pertanto che il nostro approccio, radicato in più di mezzo secolo di investimenti nell’innovazione, sia decisamente adatto per identificare e avvantaggiarci dei cambiamenti che ci attendiamo per i prossimi anni.

Pensando al 2022 e agli anni che verranno, siamo convinti che guardando al presente in retrospettiva potremo descrivere questo periodo come quello in cui “tutto è cominciato”.