Giornalisti. Inpgi: obblighi e scadenze 2022 (e redditi 2021) per gli iscritti alla gestione separata

Edmondo Rho -

Giornalisti Inpgi

— di Edmondo Rho
Consigliere Fnsi e Fondo pensione complementare giornalisti, già consigliere Inpgi 

Dopo il passaggio all’INPS (avvenuto lo scorso 1 luglio) della gestione principale Inpgi, quella che riguarda i lavoratori dipendenti, molti giornalisti si pongono dubbi di vario tipo.

La Gestione Separata Inpgi

Va detto anzitutto che è invece rimasta autonoma, senza confluire nell’Inps, la Gestione Separata Inpgi (in passato definita INPGI 2) che riguarda i lavoratori autonomi: entro domani, 31 luglio, gli iscritti a questa gestione dovranno effettuare il pagamento del contributo minimo per il 2022. 

Si tratta di un minimo che varia (vedi immagine qui sotto) a seconda della data dell’iscrizione all’Ordine, da meno di 5 anni o da più tempo, e a seconda del fatto che i giornalisti siano o meno già in pensione.

Infatti il versamento del contributo minimo è obbligatorio per tutti i colleghi (anche quelli contemporaneamente dipendenti o pensionati) che svolgono a vario titolo collaborazioni, mentre non devono pagare questo minimo coloro che svolgono l’attività professionale esclusivamente con un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, dato che in tal caso è il committente, ovvero l’azienda, ad adempiere al versamento all’Inpgi.

Giornalisti Inpgi. La denuncia dei redditi 2021

Non c’è invece urgenza (come a molti giornalisti viene erroneamente segnalato da alcuni commercialisti o consulenti poco esperti di previdenza) per quanto riguarda la denuncia dei redditi 2021, che può avvenire solo a partire da lunedì 1° agosto e fino a venerdì 30 settembre 2022.

Quindi tra agosto e settembre dovrà avvenire la comunicazione reddituale per l’anno 2021, ciò potrà essere fatto collegandosi esclusivamente sul portale dell’istituto www.inpgi.it , tutti i giorni dalle 8 alle 20, e dovranno essere comunicati solo i redditi percepiti nell’anno 2021 per l’attività giornalistica svolta:

  • come libero professionista con partita Iva
  • come attività “occasionale”
  • come partecipazione in società semplici o in associazioni tra professionisti
  • come cessione di diritto d’autore.

In base al reddito dichiarato, se si supera come importo dovuto il contributo minimo già versato nel 2021, il sistema calcolerà l’importo del contributo da versare all’Inpgi: il pagamento dovrà avvenire in unica soluzione entro il 31 ottobre 2022 o potrà essere rateizzato (tre rate a ottobre, novembre e dicembre) a richiesta del giornalista.

Vale per i co.co.co. quanto già detto per il contributo minimo 2022: non dovranno fare la denuncia reddituale i giornalisti che nel 2021 abbiano svolto l’attività professionale esclusivamente con un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.

La  newsletter inviata ai giornalisti iscritti all’Inpgi ha già riportato questa notizia:

https://inpginotizie.it/inpgi-gestione-lavoratori-autonomi-dal-1-agosto-al-30-settembre-la-denuncia-on-line-dei-redditi-2021/?utm_source=phpList&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter+del+28+luglio+2022&utm_content=HTML

E inoltre, per ulteriori istruzioni operative, si può consultare sul sito www.inpgi.it la Circolare n. 8/2022 del Servizio Entrate Contributive Inpgi. Va infine ricordato che sono circa 46.000 i giornalisti iscritti alla gestione separata Inpgi, molti dei quali anche iscritti alla gestione principale che è confluita nell’Inps: non sono cambiate le regole che consentono di utilizzare i periodi contributivi di entrambe le gestioni ai fini del futuro pensionamento.

Edmondo Rho
Consigliere Fnsi e Fondo pensione complementare giornalisti, già consigliere Inpgi