Esa 2022: l’agenzia dello spazio si riorganizza in novembre

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La missione ExoMars su Marte slitta al 2028, SpaceX si aggiorna

Dopo la rottura delle relazioni con l’agenzia spaziale russa Roscosmos, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) rinvia al 2028 ExoMars che ha l’obiettivo di cercare tracce di microrganismi nel sottosuolo e sulla superficie di Marte. Organizzata fin dall’inizio in collaborazione con la Russia, ma ora impostata diversamente, subisce logicamente forti rallentamenti. Di pochi mesi invece, al 2023, viene rinviato il lancio del telescopio spaziale Euclid, portato in orbita da SpaceX con un razzo Falcon 9.

Slittano anche i tempi di altre quattro missioni europee che avrebbero dovuto partire con il razzo russo Soyuz. Questo fatto permette di valorizzare il ruolo del nuovo lanciatore europeo Vega C, che nel luglio scorso ha affrontato il suo primo volo e nel 2024 potrà essere del tutto operativo. Comunque, il lancio con i razzi europei proseguono: a metà dicembre un Ariane 5 porterà in orbita il satellite Meteosat di nuova generazione.

Il responsabile dell’Esa per l’Esplorazione umana e robotica David Parker ha detto che al momento non sono previsti voli sulle Soyuz, mentre prosegue normalmente la collaborazione con la Russia a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Parigi 22 e 23 novembre

L’Esa si prepara per il prossimo appuntamento: la Conferenza Ministeriale in programma a Parigi il 22 e 23 novembre. Secondo quanto riportato pochi giorni fa dal Ministro dell’Innovazione Tecnologica e Digitale (MITD), nel settore spaziale italiano saranno investiti complessivamente 4.5 miliardi di euro. Però il budget francese per lo spazio si aggira intorno a una cifra pari a più del doppio di quella italiana. Il Primo Ministro francese Élisabeth Borne ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 9 miliardi di euro per i prossimi tre anni ai già 1.5 miliardi di euro stanziati dal fondo «France 2030» per la crescita del settore spaziale nazionale francese.

Il settore spaziale italiano

Quattro le linee di investimento del settore spaziale italiano:
Comunicazioni Satellitari (SatCom), Osservazione della Terra (OT), Trasporto spaziale e space factory, eIn-Orbit Servicing, quest’ultimo più specificamente legato agli aspetti economici. I fondi deliberati sono riferiti al periodo 2021-2026.

Il Consiglio Ministeriale dei Paesi membri dell’ESA (Council meeting at Ministerial level, CM22) cui partecipa anche l’Italia si presenta particolarmente delicato. Gli interessi nazionali, per essere difesi meglio di quanto sia stato fatto in passato, dovrebbero prima di tutto essere ben identificati e strutturati. In altre parole ”l’Italia dovrebbe essere in possesso di una strategia spaziale nazionale, oltre che di una legge che ne regoli le attività sul territorio nazionale” afferma sul sito Centro Studi Geopolitica.info Andrea D’Ottavio, Mission Analysis & Operation Engineer presso Thales Alenia Space.