Etica ed economia per un mondo migliore. La nuova disciplina economica del XXI secolo

Domenica 20 novembre presso la libreria della Bocconi alle 17.00 in programma «Etica ed economia».

L’autore in dialogo con la giornalista economico Benedetta Cosmi (nella foto) punto di riferimento della società civile milanese.

Tullio Chiminazzo sull’incontro a  Bookcity Milano dice: «Il 20 novembre inizia qualcosa di più, il libro (pubblicato nella collana diretta da Benedetta Cosmi) sullo sfondo, l’obiettivo è di diffondere, al maggior numero di persone, la nuova disciplina economica: “Etica ed Economia”. Disciplina che potrebbe aprire nuovi orizzonti, specialmente ai giovani che sono impegnati nella costruzione del mondo nuovo che si intravede all’orizzonte».

Nell’incontro del 18 maggio 2022 il primo step, con l’annuncio all’Università LUMSA di Roma, dell’avvio della nuova disciplina “Etica ed Economia”; alla presentazione del libro  “Homo  Ethicus  Œconomicus  –  Economia,  Felicità  e  Valore”,  Armando  Editore  2022, insieme al patrimonio culturale prodotto attraverso la “Scuola di Pensiero”.

Il “Movimento delle Scuole Etica ed Economia nel mondo” vuole raggiungere il maggior numero di persone, per condividere gli studi e le sperimentazioni attuate a partire dai primi anni ’90 quando è stata creata la prima “Scuola di Pensiero” di “Etica ed Economia”.  “Dalle persone, alle persone” è il metodo che prende avvio con questa proposta, per condividerla con altre persone e altre Comunità.

“1% – L’IMPRESA STRUMENTO DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE” «De-Tax» (o «A-Tax») 18 maggio 2022

Premessa: È un progetto che tende  a creare un movimento mondiale capace di  far comprendere che le sole briciole (l’uno per cento dei consumi) è in grado, se utilizzato in forma organizzata e solidale, di creare risorse per dare avvio allo sviluppo equilibrato in tutto il pianeta. È  fondamentale  la  “disponibilità  imprenditoriale”,  non  solo  per  concedere  e  destinare  lo  sconto dell’1% ad  iniziative  di  solidarietà ma,  specialmente,  per diffondere  uno  spirito  competitivo, nel rispetto dei valori umani, finalizzato alla creazione di maggior benessere per tutti.

Il progetto è stato positivamente sperimentato, verso la fine degli anni duemila, con l’adesione di imprese di dimensione e numero limitato. È stato oggetto di tre risoluzioni ministeriali per la sua corretta applicazione: 110/E del 3.5.1995; 82/E del 22.7.1998; 127/E del 29.7.1999.
Il Prof. Giulio Tremonti, allora Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha attribuito al progetto la denominazione «De-Tax» (o «A-Tax»), con l’inserimento nel Disegno di Legge Delega al Governo per la riforma del sistema fiscale statale, presentato il 28 dicembre 2001, Camera dei Deputati n. 2144 (art. 1, punto 1.2, lettera D.

Nel gioco, le  scuole avranno  grande importanza e, pur se  indirizzate a bambini (con  docenti bambini), saranno di primo livello (imparare a leggere, scrivere, far di conto e apprendere i primi rudimenti informatici) e di secondo livello (scuole superiori di: etica ed economia per la gestione di  imprese;  natura  e  agricoltura;  meccanica;  design;  medicina;  fisica;  scienze;  informatica; digitalizzazione e intelligenza artificiale). La scuola superiore di “etica ed economia” permetterà di imparare la tenuta dei conti con modalità a “partita doppia”, per essere in grado di predisporre budget e bilanci, a cura di coloro che giocheranno per diventare “bambini-imprenditori.

Con “Etica ed Economia” le persone e la natura saranno al centro di qualsiasi disegno economico e le numerose alternative all’Economia Classica, nate negli ultimi trent’anni, troveranno “casa comune” nella nuova disciplina. I tre fattori produttivi aumenteranno fino a sette fattori economici e tutti gli operatori del mercato dovranno tener conto della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Si affermerà la responsabilità sociale dell’impresa e l’homo ɶconomicus verrà sostituito dall’homo ethicus ɶconomicus. Digitale e green sono gli strumenti per uno sviluppo sostenibile dei prossimi anni e si imporranno nuove forme di finanziamento destinate ai giovani, anche dei Paesi in via di sviluppo, per realizzare una maggiore distribuzione dei mezzi di produzione e, contestualmente, una nuova società partecipativa.