Attenti alla bolla delle IPO

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L’inizio di dicembre non ha visto rallentamenti nella corsa per portare le aziende sul mercato. Doordash e Airbnb sono gli ultimi nomi di alto profilo a sfidare la gravità, con il prezzo delle IPO – già fissato a livelli più alti del previsto – che è stato comunque eclissato dai prezzi delle contrattazioni nel primo giorno di trading, che hanno registrato un picco superiore al +100%. Queste dinamiche hanno attirato molti commenti riguardo la bolla delle dot-com del 2000. Riteniamo che ci siano chiari segni di esuberanza irrazionale nel mercato delle IPO al momento, ma a differenza del 2000, quando tutte le società innovative (sia quelle che realmente lo erano, sia quelle percepite come tali) avevano raggiunto valutazioni ingiustificabili, i titoli oggetto di IPO e legati al lavoro da casa sono un sottoinsieme che si inserisce in un quadro di valutazioni molto più razionale.

Il panorama attuale potrebbe rivelarsi particolarmente adatto alla generazione di alfa nei prossimi 12 mesi. In oltre 25 anni di esperienza in questo settore, non abbiamo mai visto una tale dispersione di valutazioni e aspettative. Una mania alimentata dalla digitalizzazione di tutto, compreso il trading online, ha reso l’investimento in azioni ancora più semplice. Il risultato è di oltre 18.400 miliardi di dollari di asset detenuti dai clienti delle principali società di trading online, secondo The Ascent (parte di The Motley Fool). Molti di questi asset stanno inseguendo i nomi “caldi” che crescono sempre di più, con poca o nessuna considerazione per le valutazioni. Le IPO sono una parte importante di questo gruppo e secondo noi società come Doordash e Airbnb riflettono i livelli eccessivi che si sono raggiunti.

L’IPO ETF di Renaissance mostra chiaramente lo sviluppo di questo hype cycle nel mondo dello IPO. Tradizionalmente la performance delle offerte pubbliche iniziali nel tempo è strettamente correlata all’indice S&P 500, ma più recentemente questa corrispondenza è venuta meno. L’impatto è ancora più marcato se si considerano le variazioni di prezzo del primo giorno, dato che l’ETF può acquistare i titoli solo quando sono disponibili sul mercato e durante i primi cinque giorni successivi all’IPO. Ciò significa che gli enormi guadagni di apertura del primo giorno non sono inclusi nell’andamento dell’ETF, che mostra quindi l’attività potenzialmente irrazionale degli investitori non professionisti, che non possono investire in occasione dell’IPO ma sono più che felici di spingere questi prezzi sempre più in alto dopo l’offerta pubblica iniziale. 

Secondo Bloomberg, l’importo raccolto finora dalle IPO nel 2020 supera i 160 miliardi di dollari, un nuovo record. Nel solo giorno dell’IPO di Doordash altre sei società hanno debuttato sul mercato, tra cui C3.ai, una società di intelligenza artificiale (160% in più rispetto al prezzo di emissione), PubMatic, una piattaforma pubblicitaria digitale (60% in più), e quattro nuove special purpose acquisition companies (SPAC), spesso chiamate anche “società di assegni in bianco” a causa della loro natura -inizialmente queste società sono totalmente liquide e non investite.

Ci sono numerose aree caratterizzate da preoccupanti dinamiche dei prezzi nel panorama attuale, ma poiché questo si contrappone a un contesto in cui numerose società vengono invece scambiate a valutazioni ragionevoli, se non addirittura convenienti, l’opportunità di generare alfa appare significativa. Questo è uno scenario completamente diverso rispetto allo scoppio della bolla di Internet. A nostro avviso, un approccio all’investimento basato sulle valutazioni intrinseche è ora fondamentale per evitare le insidie. In un contesto in cui è un gregge rumoroso a definire i prezzi delle azioni, è probabile che un approccio più attento al valore darà i suoi frutti. La popolarità non è sinonimo di responsabilità fiduciaria.

La capitalizzazione di mercato di Tesla (circa 600 miliardi di dollari all’11 dicembre 2020) è in linea con il valore di mercato di tutti i nomi storici dell’industria automobilistica. Ciò probabilmente implica che Tesla sostituirà l’intera industria automobilistica esistente o che la sua tecnologia di veicoli elettrici e batterie creerà un segmento completamente nuovo, rivoluzionario ed enorme nell’ambito dei trasporti e dell’energia. A nostro avviso, entrambi gli scenari sono difficili da giustificare. Allo stesso modo, oggi, molte delle principali IPO vengono scambiate a valutazioni sconcertanti. Doordash ha chiuso il suo primo giorno di negoziazioni con una capitalizzazione di mercato intorno ai 60 miliardi di dollari USA, pari a 21 volte il fatturato del 2020. Grubhub, il primo player nel mercato delle consegne di cibo negli Stati Uniti, è stato acquisito all’inizio di quest’anno per una cifra pari a 4 volte il fatturato da Just Eat Takeaway, che a sua volta viene scambiata a un prezzo pari a 5,7 volte il fatturato del 2020. Uber, in quanto player importante del settore attraverso Eats, viene scambiato a 9 volte il fatturato – con quest’ultimo che molto probabilmente risente dal calo del ride sharing causato dal Covid-19. Nel software, si potrebbe essere perdonati per aver pensato che Snowflake fosse destinato a conquistare il mondo, data la sua straordinaria valutazione post IPO pari a 175 volte il fatturato del 2020.

Per concludere, riteniamo che parti dell’universo dell’innovazione presentino valutazioni molto tirate, in particolare nel campo delle IPO, dove gli investitori al dettaglio sembrano felici di pagare qualsiasi prezzo pur di acquistare azioni. Altrove, crediamo che ci sia molto valore nella prossima ondata di innovazione in aree come l’automazione del “lavoro di conoscenza”, la sanità, l’industria, i trasporti e il fintech, ed è questo, a nostro avviso, il campo dove si può generare alfa.