Approvato il DL Aiuti. La sintesi a cura di Alessia Potecchi

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Approvato dal Consiglio dei Ministri il DL Aiuti che prevede il potenziamento e il prolungamento delle misure in corso per fare fronte all’aumento dell’energia e aiutare famiglie e imprese.

di Alessia Potecchi — Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza del PD di Milano Metropolitana

Il provvedimento prevede il potenziamento delle agevolazioni sulle tariffe di luce e gas per i nuclei famigliari che si trovano in situazioni disagiate anche per il terzo trimestre dell’anno, comprese le famiglie che presentano gravi problemi di salute. Potranno quindi usufruire delle agevolazioni sulla bolletta fino alla fine di settembre presentando un tetto ISEE che è stato alzato da 8.265 a 12.000 euro per ampliare la platea interessata e aiutare molte più persone.

Con un emendamento al Decreto Taglia Prezzi è stato poi inserito, sempre per chi è in situazione di difficoltà, la proroga della rateizzazione delle bollette che era stata inserita all’interno della Manovra di Bilancio, fino al 30 giugno le aziende che forniscono luce e gas offriranno un piano di rateizzazione su misura e con regole specifiche ai clienti debitori per avvantaggiarli nel pagamento dovuto. Le stesse bollette di luce e gas fino al 30 giungo saranno ancora sottoposte alle agevolazioni previste nel Decreto Energia di cui hanno beneficiato 30 milioni di utenti domestici e oltre 6 milioni di imprese. Questo pacchetto di interventi nel secondo trimestre ha fatto registrare un calo del costo della energia pari al 10,2% per le famiglie e del 10% riguardo al gas. Inoltre prolungato fino all’8 luglio il taglio di 25 centesimi al litro delle accise su benzina e gasolio utilizzati come carburante.

Verrà riconosciuto a 32,5 milioni di italiani un bonus una tantum di 200 euro per fare fronte all’aumento dei prezzi. Si tratta di una indennità una tantum che verrà riconosciuta automaticamente ai dipendenti, pensionati, disoccupati, collaboratori domestici e ai beneficiari del reddito di cittadinanza, con l’impegno per i datori di lavoro e l’Inps di versarlo con lo stipendio o la pensione di luglio. Ne hanno diritto quei lavoratori dipendenti che non stanno beneficiando di un trattamento pensionistico, ne hanno diritto i lavoratori con una retribuzione imponibile mensile di 2.692 euro 34.996 euro all’anno. Per i pensionati il criterio di accesso ai 200 euro è invece quello di un reddito personale complessivo, nel 2022, entro i 35mila euro lordi. L’aiuto da 200 euro dovrà essere riconosciuto automaticamente dall’Inps anche ai titolari nel mese di giugno 2022 di Naspi e, con la rata di luglio, ai percettori del reddito di cittadinanza. I collaboratori coordinati e continuativi con redditi entro 35mila euro  nel 2021 e non titolari di pensione dovranno richiedere il bonus da 200 euro, allo stesso modo i lavoratori domestici, con uno o più rapporti di lavoro in regola, che lo richiederanno ai patronati. Per quanto riguarda i lavoratori autonomi e i professionisti i requisiti di accesso saranno stabiliti da un decreto del ministro del Lavoro apposito.

Quindi abbiamo il prolungamento e un ulteriore potenziamento delle misure già messe in campo dal Governo per aiutare i consumatori e per combattere di fatto l’inflazione che secondo i dati ISTAT è migliorata nel mese di aprile ma che ha fatto comunque registrare un +6,2% su base annua. Il bonus da 200 euro è finanziato con la tassa sugli extra profitti delle aziende energetiche, quindi vengono prelevati soldi ad aziende che di fatto stanno facendo grossi profitti e vengono destinati a 32 milioni di italiani che sono in difficoltà nel fare la spesa e nel pagare le bollette.