L’Eiopa pubblica il Report su costi e rendimenti dei prodotti assicurativi e previdenziali

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L’Eiopa (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali) ha pubblicato il Report annuale sui costi e i rendimenti dei prodotti assicurativi e previdenziali che si pone l’obiettivo di migliorare la trasparenza nel settore, facilitando il confronto tra le diverse soluzioni disponibili rafforzando l’Unione dei mercati dei capitali dell’UE. Il periodo preso in considerazione era quello compreso nell’intervallo 2017-2021.

L’analisi oltre 1000 prodotti di investimento assicurativi (IBIP) ha mostrato che questi prodotti hanno beneficiato della ripresa del mercato post-pandemia e hanno offerto rendimenti positivi agli investitori nel 2021. I prodotti unit-linked hanno registrato un rendimento netto medio del 9,4% sul retro di un forte rimbalzo nei mercati finanziari, mentre i prodotti ibridi e di partecipazione agli utili hanno guadagnato rispettivamente il 4,0% e l’1,3%. Sebbene i rendimenti netti nel 2021 siano stati complessivamente elevati, si prevede che l’inflazione peserà sui rendimenti reali per i consumatori in futuro. Il profilo di rischio dei prodotti unit-linked, che seguono da vicino le tendenze del mercato, li ha aiutati a generare rendimenti più elevati nel 2021. Tuttavia, si sottolinea, possono esporre i consumatori a perdite significative in caso di sottoperformance dei mercati, come è avvenuto nel 2018.

Per quanto riguarda i costi, nonostante una leggera diminuzione del costo dei prodotti unit-linked (-5 bps), i prodotti di partecipazione agli utili rimangono meno onerosi. In media, i costi associati ai prodotti di partecipazione agli utili riducono i rendimenti dell’1,6%, mentre la stessa metrica per i prodotti ibridi e unit-linked si attesta al 2,3%.

I risultati preliminari basati su un campione limitato indicano che nel 2021 i prodotti con caratteristiche di sostenibilità sono stati sia più redditizi che più economici rispetto ai loro omologhi non ESG. I prodotti unit-linked con caratteristiche di sostenibilità hanno prodotto un rendimento netto dell’11,2% e una riduzione media del rendimento del 2,1% rispetto ai loro pari non ESG che hanno generato rendimenti netti del 9,4% con una riduzione del rendimento del 2,3%.

Per quanto riguarda i prodotti pensionistici, pur persistendo difficoltà nella raccolta e nel confronto dei dati, il campione disponibile indica che le tendenze di tali prodotti sono simili a quelle osservate con gli IBIP, nel senso che i regimi più esposti ai movimenti di mercato hanno registrato rendimenti più elevati nel 2021.
Molto interessanti poi le evidenze contenute nel Consumer Trend ugualmente appena pubblicato da Eiopa. A giugno 2022, l’accesso ai prodotti assicurativi e pensionistici è rimasto basso. Secondo l’indagine Eurobarometro oltre un terzo dei consumatori europei non possiedono prodotti di risparmio, compresi i prodotti di investimento assicurativi (IBIP) e pensioni. A causa dell’accesso limitato ai prodotti di risparmio e degli importanti divari pensionistici, oltre il 50% dei consumatori europei non è sicuro di potere integrare la pensione. I consumatori che non possiedono un prodotto assicurativo è significativamente inferiore (8%), dato trainato dall’assicurazione auto (58%) – obbligatoria in tutti gli Stati membri – e dall’assicurazione sulla casa (63%) in quanto l’accesso ad altri prodotti rimane basso.
Si sottolinea poi come gli attuali trend macroeconomici stanno avendo un impatto sul comportamento dei consumatori, in particolare sui gruppi vulnerabili. Si tende a ritardare l’acquisto della copertura assicurativa necessaria, si ha difficoltà a mantenere la regolarità dei pagamenti dei premi. La convenienza e i vincoli di bilancio sono la ragione principale perché il 19% dei consumatori europei non acquista né rinnova l’assicurazione. L’aumento dell’inflazione può poi avere un effetto sui rendimenti reali per i consumatori, abbassando il reddito disponibile futuro. D’altro canto la continua digitalizzazione dei settori assicurativo e pensionistico potrebbe portare a un maggiore accesso a prodotti e servizi assicurativi e pensionistici e prezzi migliori. Occorre però monitorare attentamente i rischi informatici e possibili pratiche discriminatorie di prezzo.