Energy Dome chiude un round Serie B da 40 milioni di euro

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Immagazzinare energia rinnovabile e di lunga durata per una produzione più sostenibile e meno dispendiosa, con l’obiettivo di decarbonizzare.
CO2 Battery è una tecnologia a basso costo in grado di accelerare la transizione globale verso le rinnovabili, supportandone la crescita e la diffusione tramite le straordinarie proprietà della CO2. “Da nemico da combattere la CO2 diventa fluido di lavoro perfetto per stoccare energia”, raccontava a Forbes Claudio Spadacini, fondatore di Energy Dome e progettista“in un circuito chiuso senza emissioni in atmosfera, a costi competitivi e performance mai raggiunte prima”.

Energy Dome, nuovo round di finanziamenti

Hanno partecipato all’investimento gli attuali investitori di Energy Dome, confermando la fiducia nel team: sono il Sustainable Impact Capital di BarclaysCDP Venture Capital, società italiana di gestione del risparmio partecipata da CDP Equity Spa e Invitalia, Novum Capital Partners, multi-family office svizzero e 360 Capital con sede a Parigi e Milano.

Questa volta hanno sottoscritto il finanziamento anche il Japan Energy Fund, fondo di venture capital specializzato in tecnologie per la transizione sostenibile (ne fanno parte Biprogy, Enechange, Mitsui Sumitomo Trust Bank e Toshiba Energy Systems) e Elemental Excelerator, investitore statunitense senza scopo di lucro che privilegia le tecnologie CleanTech.

Claudio Spadacini, Fondatore e Amministratore Delegato di Energy Dome, aggiunge: “Immaginate un sistema in grado di immagazzinare energia rinnovabile con il 75% di RTE (AC-AC, MT-MT) e un costo pari alla metà del costo delle batterie agli ioni di litio. Un sistema che non perde efficienza né capacità per più di 30 anni e che è fatto solo di acciaio, acqua e CO2. Ora immaginate che quel sistema sia costituito da componenti esistenti e ben noti a qualsiasi tecnico con esperienza di manutenzione di centrali elettriche, e che tali componenti siano implementabili su larga scala ovunque nel modo senza colli di bottiglia nella supply chain e senza vincoli legati a specifiche condizioni del terreno. Se vi piace questa idea, smettetela di immaginare perché la nostra CO2 Battery™ è pronta per il mercato e, dopo aver chiuso il Serie B, siamo pronti a garantirne le prestazioni a qualsiasi cliente che voglia davvero sbarazzarsi dei combustibili fossili e sostituirli con energie rinnovabili”.
Energy Dome, la società dietro la CO2 Battery™, l’innovativa soluzione di accumulo di energia a lunga durata ha chiuso il round di finanziamento Serie B da 40 milioni di euro (circa 44 milioni di dollari) capitanato da Eni Next, società di corporate venture capital di Eni, e Neva SGR, la società di venture capital di Intesa Sanpaolo. Questo round di finanziamento porta il capitale investito in Energy Dome a circa 54 milioni di euro. I proventi di questo investimento consentiranno a Energy Dome di entrare pienamente nella fase di crescita commerciale su scala globale.