Movimenti sul fronte dei tassi

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Alla luce dei rialzi dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi e britannici, diamo un’occhiata ai fattori che li hanno determinati e alle prospettive future.

Fondamentali

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Il recente aumento dei rendimenti dei titoli di Stato è ascrivibile prevalentemente alle dichiarazioni delle Banche Centrali. Negli Stati Uniti, la Federal Reserve (Fed) ha fornito ai mercati le informazioni tanto agognate sulla tempistica del tapering. Nella riunione di settembre, il Federal Open Markets Committee (FOMC) ha deciso di procedere, nell’incontro di novembre, a un annuncio formale sul programma di tapering prevedendone la fine a metà 2022. Quanto ai tassi d’interesse, il percorso mostra ora un mezzo rialzo nel 2022, tre rialzi nel 2023 e altri tre nel 2024, sebbene nel frattempo due dei membri che erano probabilmente a favore di un inasprimento monetario nel 2022 siano andati in pensione. La modifica del percorso è da ricondurre alle maggiori previsioni di inflazione emerse dalle affermazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, il quale ha asserito che la soglia degli “ulteriori progressi sostanziali” – dal punto di vista dell’inflazione – è stata raggiunta. Sebbene l’obiettivo del mercato del lavoro non sia stato ancora realizzato, il 75% dei posti di lavoro persi a causa della pandemia è stato recuperato e Powell resta ottimista sulla possibilità di una crescita dell’occupazione. Inoltre, la Banca d’Inghilterra (BoE) ha aperto la porta a un rialzo dei tassi quest’anno, indicando che la manovra potrebbe essere effettuata prima della fine del quantitative easing (QE) viste le previsioni ottimistiche sulla crescita, la maggiore forza del mercato del lavoro e le aspettative d’inflazione.

Valutazioni quantitative

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Nell’ultima settimana, il rendimento dei titoli di Stato è nuovamente salito: quello sul decennale di riferimento è aumentato dello 0,22%, all’1,54% negli Stati Uniti e dello 0,19%, allo 0,99%, nel Regno Unito. Si tratta delle maggiori variazioni settimanali registrate da febbraio, un dato significativo. Quanto alle prospettive future dei tassi, ci aspettiamo che nei prossimi sei mesi il rendimento sul decennale statunitense si muova nell’intervallo dell’1,5-2,0% e che tenderà a salire, sebbene non allo stesso ritmo che abbiamo appena registrato, non appena cominceranno a svanire gli effetti della crescita superiore al trend e della politica accomodante. Nel più lungo termine, il tasso terminale previsto dalla Fed resta invariato, al 2,5%. Nel Regno Unito, pensiamo che i rendimenti sul decennale governativo raggiungeranno l’1,25% nel giro di sei mesi. (Dati al 28 settembre 2021).

Fattori tecnici

Il posizionamento degli investitori è stato uno dei principali fattori tecnici coinvolti nel recente andamento dei tassi. Secondo alcune indagini sui posizionamenti, pur preferendo in genere una duration breve nei propri portafogli, gli investitori hanno cominciato ad allungarla leggermente. La Fed e la BoE hanno aperto la strada al tapering e di conseguenza in futuro acquisteranno quantità minori di titoli di Stato riducendo in misura significativa la domanda. Questo dovrebbe di conseguenza facilitare un rialzo dei rendimenti. L’aumento dei rendimenti si ripercuoterà sugli altri segmenti del mercato obbligazionario, verosimilmente con una maggiore disponibilità degli investitori a caccia di rendimento ad acquistare titoli quali le obbligazioni Investment Grade che al momento sembrano un po’ più interessanti.

Cosa significa per gli investitori obbligazionari?

Il recente brusco rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato è da ricondurre alla decisione delle Banche Centrali che hanno riconosciuto le solide fondamenta dei rispettivi mandati sull’inflazione, tenuto conto che in alcuni settori dell’economia le pressioni inflazionistiche persistono mentre inizialmente erano state considerate un fenomeno temporaneo. Pertanto, la riduzione degli acquisti di attivi dovrebbe partire secondo la tempistica attesa dal mercato, ma il ritmo del tapering sarà probabilmente più serrato di quanto inizialmente previsto. Metabolizzata la notizia, pensiamo che i tassi continueranno a salire, ma con maggiore gradualità, salvo grosse sorprese. Di conseguenza, gli investitori che hanno iniziato a ridurre le loro scommesse di duration corta, o prevedono di farlo, potrebbero ripensarci e posizionarsi per un rialzo dei tassi.