Il Web3 sta decollando, ma noi siamo pronti? Lo “State of Crypto Report”

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Seguiamo il consiglio di Marco Ruffa, Digital Transformation Director @PINKO e di Michele Ficara Manganelli, noto esperto di Web3, Metaverso e Blockchain e vi proponiamo una sintesi dello “State of Crypto Report” pubblicato recentemente da Daren Matsuoka, Eddy Lazzarin, Chris Dixon e Robert Hackett. Qui il documento originale

“Per chiunque sia attivo nel mondo crypto questo è il report fondamentale da leggere nel weekend” dichiara Marco Ruffa “Cinque semplici takeaway che danno uno spaccato di facile lettura dei fenomeni che stanno accadendo e che determineranno l’evoluzione futura”.

Molto è cambiato nel mondo delle criptovalute da quando abbiamo iniziato a parlarne una decina di anni fa. I temi principali sono condensati in cinque punti.

Il ciclo di feedback

Siamo nel mezzo del quarto ciclo “price-innovation”. I mercati sono stagionali; le criptovalute non fanno eccezione. Sebbene le criptovalute possano essere volatili e i cicli sembrino caotici, c’è una logica di fondo, come hanno sottolineato per la prima volta Chris ed Eddy nel 2020. Mentre i prezzi sono spesso un indicatore in ritardo della performance in alcuni settori, nel mondo cripto sono un indicatore anticipatore. I prezzi sono uno spunto. E’ una sequenza ormai ben definita: numeri guidano l’interesse, che guida le idee e le attività, che a loro volta guidano l’innovazione. Chiamiamo questo ciclo di feedback “il ciclo prezzo-innovazione” ed è stato il motore che ha spinto il settore attraverso molteplici ondate distinte sin dall’inizio di Bitcoin nel 2009.

Benjamin Graham

Come ha teorizzato una volta il leggendario investitore Benjamin Graham, è meglio non prestare attenzione a “Mr. Market”, che passa spesso da esuberanza ed euforia a disperazione e depressione. Alla saggezza di Graham aggiungiamo: meglio essere propositivi. Chi aveva dichiarato di rinunciare alla tecnologia e a Internet, all’indomani del crollo delle dotcom dei primi anni 2000, ha perso le migliori opportunità del decennio: cloud computing, social network, streaming video online, smartphone, ecc. Ora è il momento di considerare quali saranno i successi equivalenti in web3, la nuova iterazione del World Wide Web basata sulla tecnologia blockchain, che incorpora concetti come decentralizzazione ed economia basata sui token.

web3 è molto, molto meglio di web2

Gli incassi dei giganti del web2 sono esorbitanti, mentre le piattaforme web3 offrono condizioni economiche più eque. Come ha osservato il membro del Congresso degli Stati Uniti Ritchie Torres in un recente editoriale, con un ardito parallelo … “Sai che c’è qualcosa di profondamente sbagliato nella nostra economia quando il settore Big Tech ha un tasso di acquisizione più elevato rispetto alla mafia”.

Le criptovalute stanno avendo un vero impatto nel mondo reale

Lo status quo aveva deluso molte persone: più di 1,7 miliardi di persone non hanno conti bancari, secondo la Banca Mondiale. La domanda di finanza decentralizzata o DeFi e dollari digitali è aumentata notevolmente negli ultimi anni, anche dopo aver tenuto conto della recente recessione. Per le popolazioni svantaggiate e senza banche – 1 miliardo delle quali ha telefoni cellulari – le criptovalute offrono una possibilità di inclusione finanziaria. Progetti in corso stanno ampliando l’accesso a capitali che altrimenti non sarebbero disponibili nei mercati emergenti. Le crypto sono molto più di una semplice innovazione finanziaria: è soprattutto un’innovazione sociale e culturale, oltre che tecnologica.

Ethereum leader indiscusso

Ethereum è il leader indiscusso, ma deve affrontare la concorrenza: domina il mondo web3, ma ora ci sono anche molte altre iniziative basate sulla blockchain. Gli sviluppatori di blockchain come Solana, Polygon, BNB Chain, Avalanche e Fantom puntano a un successo simile.

Il vantaggio di Ethereum è certamente quello di essere partito per primo e di aver saputo creare una community molto solida. Inoltre, Ethereum ha di gran lunga il maggior numero utenti professionali, con quasi 4.000 sviluppatori attivi mensili. Segue Solana (con quasi 1.000) e Bitcoin (circa 500). La schiacciante popolarità di Ethereum aiuta a spiegare perché i suoi utenti sono stati disposti a pagare in media più di $ 15 milioni di commissioni al giorno solo per utilizzare la blockchain, una cosa notevole per un progetto così giovane.

La popolarità di Ethereum è anche un’arma a doppio taglio. Poiché Ethereum ha storicamente apprezzato il decentramento rispetto al ridimensionamento, altre blockchain sono state in grado di entrare in picchiata e attirare utenti con promesse di prestazioni migliori e commissioni inferiori. (Alcuni potrebbero obiettare che lo fanno a scapito della sicurezza.)

Stiamo assistendo anche a incredibili progressi di interoperabilità, ovvero”collegare” le risorse da una blockchain all’altra, con il risultato di ridurre i costi espandendo il blockspace disponibile.

E’ ancora presto

Sebbene sia difficile conoscere il numero esatto di utenti web3, possiamo ragionare sulla portata del fenomeno. Una stima molto approssimativa indica tra i sette milioni e i 50 milioni di utenti attivi di Ethereum, in base a varie metriche. Analogamente alla prima Internet commerciale, questo ci colloca intorno al 1995 in termini di sviluppo. Internet ha raggiunto 1 miliardo di utenti entro il 2005, per inciso, proprio nel periodo in cui il web2 ha iniziato a prendere forma durante la nascita di futuri giganti come Facebook e YouTube.

“Ancora una volta, anche se è molto difficile fare stime, se le linee di tendenza continuano come accennato, web3 potrebbe raggiungere 1 miliardo di utenti entro il 2031. In altre parole, siamo ancora in tempo, anche se rimane ancora molto da fare. Continuiamo a costruire” concludono gli estensori di questo report.