Pil. Secondo Bankitalia c’è una lieve ripresa della produzione industriale nel primo trimestre 2023

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Pil Bankitalia — 

La Banca d’Italia pubblica sul proprio Bollettino “secondo i nostri modelli, in Italia l’attività economica sarebbe leggermente aumentata nel primo trimestre del 2023, sostenuta dal settore manifatturiero, il quale beneficia della discesa dei corsi energetici e dell’allentamento delle strozzature lungo le catene di approvvigionamento. La spesa delle famiglie sarebbe rimasta debole, a fronte di un’inflazione ancora alta”.

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La produzione industriale

Torna a crescere, dopo sei mesi di calo, la produzione industriale. Secondo il Bollettino di Banca d’Italia la produzione industriale ridotta in gennaio del -0,7% sul mese precedente, sta recuperando: “nella media del primo trimestre la produzione industriale sarebbe tuttavia lievemente salita sul periodo precedente”. Il Sole 24 Otre fa notare però come sia ampio il divario tra il livello dell’attività nei settori con elevato impiego di input energetici e quello nel resto del comparto manifatturiero. Dall’aprile del 2022 al gennaio del 2023 l’attività si è contratta di quasi l’11% nei settori energivori, contro l’1% circa in quelli non energivori.

 Consumi delle famiglie stabili a inizio 2023

I consumi delle famiglie sono “stazionari” nei primi mesi del 2023 dopo il deciso calo di fine 2022. “La spesa per consumi, decisamente diminuita nel quarto trimestre, riflette l’impatto negativo dell’inflazione sul potere di acquisto delle famiglie, seppure in parte mitigato dagli interventi governativi” ribadisce il Bollettino. Nel quarto trimestre la spesa si è contratta rispetto al terzo (-1,6%), tornando al di sotto del livello prepandemico.

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L’impatto delle crisi bancarie

In Italia l’impatto delle tensioni seguite ai problemi verificatisi con Credit Suisse e Svb “è stato in linea con quello del resto delle banche europee, e nel complesso contenuto. Dopo aver subito una flessione di circa il 15% nei giorni successivi al fallimento di Svb, nelle settimane seguenti le quotazioni azionarie sono risalite dell’8% e alla fine di marzo risultavano in crescita del 17% rispetto ai valori di inizio anno”.

E il Bollettino conclude: “Il rapporto tra il valore di mercato e quello contabile (price-to-book ratio) delle maggiori banche italiane quotate si collocava alla stessa data al 70% (dal 75 di inizio marzo), mentre le aspettative degli analisti sul rendimento a un anno del capitale e delle riserve (return on equity, Roe) rimanevano sostanzialmente invariate, intorno al 9%. Il differenziale di rendimento tra le obbligazioni delle banche italiane e i tassi privi di rischio si è allargato in misura analoga alla media dell’area dell’euro”.

Le retribuzioni

“Nel quarto trimestre 2022 la crescita delle retribuzioni orarie di fatto nel settore privato non agricolo si è collocata su un valore relativamente contenuto (1,7 % sul periodo corrispondente del 2021), seppure più elevato di quello osservato nel terzo. La dinamica è stata più marcata nel totale dell’economia (4,1%) ed è stata sostenuta dall’erogazione di pagamenti una tantum a compensazione del ritardo nel rinnovo dei contratti del comparto pubblico, dove i salari sono aumentati dell’11,7% rispetto all’anno precedente. Le retribuzioni contrattuali nel settore privato non agricolo sono salite allo stesso ritmo del trimestre precedente, mentre hanno lievemente accelerato nel totale dell’economia (1,5%, dall’1,2). La maggioranza dei contratti della manifattura rimarrà valida nel 2023, giungendo a scadenza tra la fine di quest’anno e la fine del prossimo: gli aumenti previsti per questi contratti sono in linea con le modeste aspettative di inflazione prevalenti nel biennio in cui sono stati siglati (2020-21)”.

Tassi d’interesse

Il rialzo dei tassi di interesse frena, né sembra ci sia un problema di minusvalenze sul portafoglio dei Titoli di Stato, visti anche i buoni numeri sulla liquidità. “Più della metà dell’ammontare complessivo dei depositi bancari detenuti dalla clientela era protetto dai sistemi di garanzia nazionali”.