Libro bianco del Ministero delle finanze norvegese: aspettative ESG troppo alte

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L’erosione democratica, il protezionismo, la rivalità tra Paesi e il disaccoppiamento economico avranno implicazioni per la crescita economica e i rendimenti finanziari futuri, avverte un recente Libro bianco del Ministero delle finanze norvegese, custode del gigantesco fondo pensione governativo da 1,3 trilioni di dollari GPFG Government Pension Fund of Norway.

Sia il rischio finanziario sia quello non finanziario aumenteranno a mano a mano che il centro di gravità economico si sposta sempre più verso i mercati emergenti, una tendenza che probabilmente renderà più impegnativa la gestione del GPFG da parte del gestore patrimoniale Norges Bank Investment Management (NBIM). L’avvertimento si basa su una revisione, supervisionata dal direttore dell’Istituto norvegese per gli affari internazionali Ulf Sverdrup, che è stato incaricato di valutare in che modo gli sviluppi politici ed economici internazionali possono influenzare il GPFG Government Pension Fund of Norway.

Strategia di investimento di GPFG

Sebbene il rapporto non suggerisca di apportare modifiche alla strategia di investimento di GPFG, segnala le implicazioni future, in particolare per quanto riguarda ESG: gli investimenti responsabili potrebbero diventare più impegnativi negli anni a venire e non è il caso di creare aspettative ESG che saranno impossibili da soddisfare. Avverte che la portata degli investimenti responsabili potrebbe essere indebolita se una quota crescente dei mercati finanziari si trova in Stati con meno democrazia, trasparenza e libertà di stampa. “Aspettative, ambizioni e requisiti devono essere considerati dalla prospettiva di un tale contesto”, afferma.

Sebbene l’investimento responsabile sia importante per la legittimità e la reputazione del fondo, questa tendenza potrebbe indebolirne la reputazione all’estero. “Le attività di investimento responsabile possono essere percepite come un tentativo di imporre valori e interessi norvegesi a società e Stati fuori della Norvegia”. L’utilizzo degli asset GPFG come strumento politico complicherebbe sia la politica estera sia la gestione del fondo, con un’alta probabilità di indebolire entrambe le aree.

Il rapporto afferma che nel tempo il GPFG è diventato una fonte di finanziamento sempre più importante per la spesa pubblica. Negli ultimi anni, circa il 20% del budget fiscale è stato finanziato dal GPFG e la quota è stata ancora più elevata nel 2020 e nel 2021 a causa di misure straordinarie durante la pandemia di coronavirus.

GPFG investe circa il 70% delle sue attività in azioni ed è in grado di sopportare un rischio maggiore rispetto a un investitore con obblighi di pagamento in corso e di conseguenza un orizzonte di investimento più breve. Il fondo può resistere alle flessioni del mercato azionario senza dover disinvestire in un momento sfavorevole.