Grecia, l’accordo c’è anche con il Fmi

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Ok a una riduzione del debito ellenico. Nelle prime ore del mattino l’Eurogruppo ha sbloccato 10,3 miliardi di euro di nuovi aiuti per Atene

L’accordo che sblocca una ennesima tranche di aiuti alla Grecia è stato raggiunto dall’Eurogruppo e dal Fondo Monetario Internazionale al termine di una riunione-fiume durata fino alle prime ore del mattino.
I ministri delle finanze della zona euro hanno trovato un’intesa per alleggerire il debito della Grecia se verranno soddisfatte determinate condizioni, una soluzione che ha permesso di ottenere il consenso del Fmi a sostenere il nuovo piano di salvataggio.

Il Fondo Monetario diretto da Christine Lagarde aveva posto questa precisa condizione – l’alleggerimento del debito greco – per partecipare al piano di aiuti ad Atene. La trattativa è stata molto faticosa e ha dovuto vincere le ben note resistenze della Germania.
Dunque, ora c’è il via libera allo sblocco di 10,3 miliardi di euro di nuovi fondi per la Grecia, una mossa che premia le dolorose riforme fiscali portate avanti dalla coalizione del primo ministro Alexis Tsipras.

In dettaglio, una prima tranche da 7,5 miliardi di euro sarà erogata a metà giugno, per coprire le scadenze con la Bce di luglio e parte degli arretrati che il Governo ha accumulato da ottobre, cioè dall’ultima volta che ha ricevuto soldi dall’Ue.
La seconda tranche, da 2,8 miliardi, arriverà in tempi successivi.

“Abbiamo fatto un importante passo avanti sulla Grecia, che ci permette di entrare in una nuova fase del programma di assistenza finanziaria”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che ha aggiunto: “Questo va oltre ciò che pensavo fosse possibile non tanto tempo fa”.
Il rappresentante del Fondo Monetario Internazionale, Paul Thomson, ha confermato: “Questo pacchetto mette il consolidamento greco su basi solide, abbiamo fatto tanto, il compromesso è stato faticoso per tutti”.
Per il commissario agli affari economici Pierre Moscovici è un successo: “Abbiamo voltato pagina insieme in questa lunga storia del programma greco, c’è voluto un lavoro intenso, non era facile”.