Istat: crescita in rallentamento
In calo, secondo l’istituto, l’indicatore composito dell’economia italiana. Pesa la debolezza nelle aspettative delle imprese
L’economia italiana continua a crescere con un ritmo moderato, e grazie in particolare ai consumi interni e a un miglioramento degli investimenti, nel primo trimestre del 2016 il Pil è aumentato dello 0,3%. Ma alcuni segnali di debolezza nelle aspettative delle imprese e negli ordinativi del settore manifatturiero hanno portato a una ulteriore discesa dell’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana (vedere grafico qui sotto), suggerendo il rallentamento nel ritmo di crescita dell’attività economica nel breve termine. Lo afferma l’Istat, nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
Indicatore anticipatore
(indice 2005 = 100)

Fonte: Istat
Mentre l’economia nei primi mesi dell’anno ha continuato a crescere a un ritmo moderato, in maggio sono arrivati segnali negativi sia dal clima di fiducia delle imprese sia dalle attese sull’economia. E la fiducia dei consumatori ha continuato a scendere, confermando il trend negativo iniziato a gennaio. Molto limitati (0,6% su base annua) sono stati poi gli incrementi delle retribuzioni contrattuali pro-capite, e sono peggiorate le aspettative degli imprenditori sulle tendenze dell’occupazione (con l’unica eccezione del settore dei servizi).
Ancora negativa infine l’inflazione, anche se “il ritmo di caduta annua dei prezzi risulta in attenuazione”. Nei mesi estivi, “l’inflazione dovrebbe rimanere appena negativa o vicina allo zero”, “con un possibile recupero a partire dall’autunno”.

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