L’inverno non finirà presto

-

Dati gli eventi attuali e le azioni dei mercati, le battute d’arresto del Cagliari Calcio non sono oggi tra le mie principali preoccupazioni. Ad essere onesti, è difficile mantenere il sangue freddo e ancora di più scrivere qualcosa di intelligente, pragmatico e abbastanza divertente per intrattenervi in queste circostanze incerte e difficili. Quindi, oggi mi limiterò a fornire alcuni spunti di riflessione in forma di elenco sul potenziale impatto o sulle conseguenze di questo conflitto riguardo inflazione, attività economica, politica monetaria, mercati e asset allocation.

Sull’inflazione:

  • I rischi sono ovviamente tendenti al rialzo, sia per l’inflazione headline che per quella core, in misura minore, nel medio termine, dato che questo conflitto si aggiungerà anche agli attuali problemi di interruzione della catena di approvvigionamento.
  • Mentre le implicazioni a breve-medio periodo sono chiare, è meno chiaro ciò che accadrà in seguito, poiché potremmo sperimentare (o meno) effetti di secondo livello. Sarà quindi importante tenere d’occhio la crescita dei salari
  • Tenderà ad accelerare la “frammentazione” dell’economia mondiale (cioè meno globalizzazione) con un disaccoppiamento della catena di approvvigionamento tra Occidente e Oriente
  • Ancora maggiore spesa pubblica… la repressione finanziaria continuerà a prevalere attraverso misure più anticicliche (o un potenziale recovery fund 2.0 nell’area euro) 
  • Il rischio di inflazione sta diventando più ampio nell’Area Euro che negli Stati Uniti, con un aumento maggiore dei prezzi delle materie prime denominate in EUR che in USD, e una BCE che non può realmente agire

 

Indice S&P GSCI Commodity in USD ed EUR