NS Partners / Dove investire se la crescita economica cambia pelle

Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners -

In un contesto economico globale in cui, secondo il consenso degli economisti, la crescita nei prossimi anni è destinata a rimanere più moderata, emerge con chiarezza un cambiamento strutturale nelle strategie delle grandi aziende, sempre più orientate a puntare sulla produttività piuttosto che sull’espansione dell’occupazione, rispetto al passato.

Negli Stati Uniti i dati ufficiali mostrano un balzo nella produttività media del decennio in corso, circa 1,9% annuo rispetto all’1,4% del precedente decennio, e l’ultimo trimestre segnala una crescita superiore al 3%, ben sopra le medie storiche. Questo shift si traduce in scelte concrete nelle imprese: l’introduzione rapida di AI e robotica permette di produrre di più con meno ore lavoro. Non è un’astrazione teorica: nel 2025 grandi gruppi non-tech come UPS hanno rimodellato gli organici mentre scalavano sistemi automatizzati di smistamento e logistica (48.000 tagli segnalati nell’anno), a conferma di una riorganizzazione operativa su larga scala. Anche la manifattura cambia volto: dal CES 2025 (Consumer Electronics Show) John Deere aveva mostrato trattori e macchine per l’agricoltura sempre più autonome, segnando la transizione verso flotte robotiche in campi e cantieri; lo scopo è aumentare resa e produttività per ettaro senza rincorrere massa salariale. Sul piano globale, la diffusione dei robot industriali è importante: secondo il World Robotics Report 2025 nel 2024 sono state installate oltre 542.000 unità a livello globale, e le installazioni annuali restano sopra mezzo milione, con Asia e Cina in testa per volumi.

È la prova che l’automazione è ormai infrastruttura industriale, non semplice effimero tecnologico. Ma la rivoluzione tecnologica convive con un netto mismatch di competenze. Secondo i principali rapporti internazionali, aziende e governi prevedono cambiamenti massicci nelle skill richieste: aumentano le posizioni per ML engineer, MLOps, data scientist, prompt engineer, ingegneri di sistemi embedded, progettisti di chip e tecnici di robotica, mentre molte imprese faticano a reperirle. Il World Economic Forum sottolinea che la trasformazione del lavoro richiederà riqualificazioni su larga scala nei prossimi cinque anni. Inoltre, si rischia di mantenere alcune pressioni salariali persistenti negli Stati Uniti, contribuendo a un’inflazione più rigida nei servizi e rendendo il percorso di normalizzazione dei prezzi più lento del previsto. È proprio in questo intreccio tra produttività, tecnologia e capitale umano che si delineano interessanti traiettorie di investimento di lungo periodo. Semiconduttori, infrastrutture cloud, software enterprise, robotica industriale, cybersecurity e sanità digitale beneficiano direttamente di questi trend strutturali e appaiono meglio posizionati in un orizzonte di lungo termine, soprattutto se inseriti in un quadro diversificato tra temi e con un’attenzione selettiva alle aziende leader dei rispettivi segmenti.