Nuveen: portafogli obbligazionari per il 2026, opportunità selettive nel credito e nel private credit

Saira Malik, Head of Equities and Fixed Income, CIO e Anders Persson, CIO, Head of Global Fixed Income di Nuveen -

Prevediamo che la crescita globale supererà le aspettative nel 2026. Negli USA, nell’Eurozona e nel Regno Unito, la crescita sarà superiore al consenso e ci aspettiamo miglioramenti anche in Giappone e nei mercati emergenti.

Questa crescita dovrebbe essere supportata anche da politiche di espansione fiscale a livello globale. Diversi mercati saranno infatti interessati da un potente mix di misure fiscali: tagli alle imposte, aumento della spesa per la difesa, sussidi per il reshoring e la transizione in corso (anche se non in modo omogeneo) verso le energie rinnovabili. Tuttavia, questa combinazione rischia di mantenere l’inflazione ben al di sopra degli obiettivi delle banche centrali.

Per quanto riguarda la politica monetaria, la Fed e la BOE dovrebbero continuare a tagliare i tassi, ma probabilmente in misura inferiore a quanto attualmente scontato dai mercati, mentre la BCE e la BOJ aumenteranno i tassi entro la fine del 2026.  Nessuna delle due dinamiche – la delusione nei prezzi di mercato o gli aumenti dei tassi – è destinata a supportare la duration.

In questo contesto, manteniamo una view generalmente positiva sui mercati obbligazionari globali. Sebbene gli spread creditizi si siano ristretti in alcune aree, i rendimenti attuali rimangono interessanti, i fondamentali del credito sono solidi e la domanda degli investitori per gli asset obbligazionari rimane elevata. Crediamo che gli investitori possano trarre vantaggio dalla volatilità derivante dai cambiamenti delle politiche e dal rallentamento economico attraverso un’ampia diversificazione e una gestione attiva.

I Treasury offrono un valore poco interessante in questa fase. Prevediamo che i tassi a lungo termine rimarranno stabili, anche a fronte di un calo dei tassi a breve. Se la Fed dovesse tagliare i tassi in modo meno aggressivo rispetto a quanto scontato dai mercati, i Treasury potrebbero andare incontro a difficoltà. Preferiamo mantenere una duration neutrale, individuando al contempo opportunità interessanti nel credito. Tuttavia, ci aspettiamo che nei prossimi trimestri la duration torni a svolgere il suo ruolo di copertura rispetto al rallentamento della crescita.

Il credito investment grade potrebbe affrontare qualche difficoltà a causa degli spread creditizi molto ristretti e dei profili di duration prolungati. Invece, diversi segmenti di credito alternativi, come i prestiti senior, i CLO e le attività cartolarizzate, restano interessanti grazie ai rendimenti relativamente alti. Il debito dei mercati emergenti ha fatto bene, con venti favorevoli che continuano a soffiare, soprattutto per i mercati societari. I titoli HY e preferred securities hanno fondamentali solidi con prospettive positive a lungo termine.

Anche se i titoli a reddito fisso globali continuano a essere interessanti, monitoriamo da vicino il rischio di duration e il restringimento degli spread creditizi. Allo stesso tempo, riteniamo che molti (se non la maggior parte) degli investitori siano sottopesati sui mercati privati e potrebbero trarre benefici assumendo rischio di liquidità per cercare rendimenti, redditi e diversificazione migliori. Pertanto, incoraggiamo gli investitori a focalizzarsi sui segmenti del credito alternativo al di là dei tradizionali benchmark del reddito fisso, in particolare su senior loan, CLO, asset cartolarizzati pubblici e privati, debito immobiliare e infrastrutturale e finanziamenti C-PACE (Commercial Property Assessed Clean Energy).

Attualmente, i titoli di giornale sul credito privato si interrogano su una possibile saturazione o crisi del mercato. A nostro avviso, ci sono alcune difficoltà a livello di sottoscrizione e di struttura delle operazioni nei segmenti più rischiosi, ma permangono opportunità solide, in particolare nei prestiti middle-market. La selettività e la scelta dei partner si riveleranno fondamentali, mentre crescerà l’importanza della struttura delle operazioni e delle protezioni dei covenant.

Anche il private equity appare promettente. I tassi di interesse più bassi dovrebbero stimolare l’attività di M&A, mentre la maggiore difficoltà nella raccolta di fondi implica che i gestori esperti stanno impiegando il capitale. Preferiamo il capitale senior a quello junior e privilegiamo i mercati secondari con strutture single-manager.