E’ scomparso oggi Davide Tizzano, figura centrale del canottaggio italiano e internazionale

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Si è spento oggi pomeriggio, nella sua casa di Napoli, all’età di 57 anni, Davide Tizzano, figura centrale del canottaggio italiano e internazionale.

Campione olimpico, dirigente sportivo e uomo delle istituzioni, Tizzano ha affrontato con la stessa determinazione che lo ha sempre contraddistinto una lunga e difficile malattia, lottando fino all’ultimo.
La sua carriera sportiva resta una delle più luminose nella storia del remo azzurro. Sul campo di gara seppe trasformare talento e disciplina in risultati straordinari: l’oro olimpico nel quattro di coppia a Seul 1988 e quello nel doppio ad Atlanta 1996 lo hanno consacrato tra i grandi dello sport italiano. A questi successi si aggiungono le partecipazioni alla Coppa America nel 1991 e nel 2007, testimonianza di una versatilità rara e di una mentalità competitiva capace di attraversare discipline diverse.

Conclusa l’attività agonistica, Tizzano ha continuato a servire lo sport con passione e visione. È stato presidente della Federazione Italiana Canottaggio dal novembre 2024, dopo un lungo percorso dirigenziale che lo aveva visto vicepresidente, consigliere federale e presidente del Comitato Regionale Campania. Dal 2014 al 2024 ha diretto il Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” di Formia del CONI, contribuendo alla crescita di generazioni di atleti. Dal 2021 era anche alla guida della Confederazione Internazionale dei Giochi del Mediterraneo.

Lascia la moglie Roberta e i figli Rosanna, Vittoria e Giuseppe Leone. I funerali si terranno martedì 30 dicembre alle 17 nella Basilica di Capodimonte a Napoli. Con Davide Tizzano lo sport italiano perde un campione autentico e un dirigente capace, ma soprattutto un uomo che ha fatto della lealtà, del sacrificio e dell’impegno quotidiano la cifra della propria vita.

Stefano Spremberg ricorda l’amico Davide
Ho iniziato a praticare canottaggio alla Canottieri Milano da ragazzino e nell’1983 ho vissuto un’intensa esperienza agonistica al collegio del centro nazionale di Piediluco. Qui ho avuto l’opportunità di allenarmi con atleti di grande talento, tra cui Davide Tizzano, che all’epoca era il più giovane della squadra. La sua straordinaria determinazione nell’allenarsi per vincere era davvero contagiosa.

Ricordo ancora il suo sorriso e la forza di volontà che lo contraddistingueva, qualità comuni a molti atleti della nazionale, ma in lui erano particolarmente evidenti. La sua tenacia lo ha portato a risultati eccezionali, tra cui due medaglie d’oro alle olimpiadi.

Davide ha continuato a essere un punto di riferimento nel mondo dello sport, dedicandosi a formare giovani atleti con obiettivi chiari, aiutandoli a raggiungere traguardi significativi. Ho molti ricordi preziosi di quel periodo, e la sua scomparsa è una grande perdita per il canottaggio, di cui era stato da poco eletto presidente della federazione, ed anche per tutto lo sport italiano. Per me ha rappresentato non solo un campione ma, anche se non ci vedevamo quasi mai per impegni e distanza, un amico di cui conserverò sempre un ricordo speciale.