“Il secolo africano. La vera ricchezza sono i giovani”. Il libro di Diego Masi sul futuro dell’Africa

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Diego Masi libro Il secolo africano. La vera ricchezza sono i giovani” tratta con grande competenza il tema dell’Africa in espansione e segnala problematiche che non possiamo più trascurare. I dati che cita sono estremamente chiari.
Nel corso di questo secolo l’Europa, oggi a 447 milioni di abitanti, perderà circa 100 milioni di persone. 🇮🇹 L’Italia si dimezzerà. La Cina passerà da 1,4 miliardi a circa 630 milioni, effetto della politica del figlio unico e della diffusione dello stile di vita occidentale. L’Asia crescerà fino al 2050. Poi si fermerà. E inizierà a regredire, con tassi di fertilità sotto i due figli per coppia. La Russia scenderà da 143 a 126 milioni. Gli Stati Uniti cresceranno solo se continueranno a integrare l’immigrazione, in caso contrario regrediranno.

In tutti questi continenti la quota di anziani schizzerà a quasi il 30% della popolazione. Questo significa una riduzione della popolazione attiva, e quindi dei consumi interni, della forza economica e forse anche di quella militare.

Africa: una traiettoria completamente diversa

L’Africa segue invece una traiettoria completamente diversa: dagli attuali 1,5 miliardi di abitanti, con un tasso di fertilità superiore a quattro figli per coppia, raggiungerà quasi 2,5 miliardi nel 2050, con un’età media di 25 anni. Nel 2100 sfiorerà i 4 miliardi, con un’età media di 35 anni.
Una popolazione giovanissima, quindi, e altamente attiva: la forza lavoro del futuro, che già nel 2050 supererà quella di tutta l’Asia.
Più giovani significa più consumi, più dinamismo economico, più centralità geopolitica. Forse più potenza.

I punti salienti del libro

Nei prossimi anni, nel continente africano, nascerà un numero impressionante di giovani che, davanti alla demografia bloccata del resto del mondo, costituiranno un vero tsunami. Ma anche una ricchezza, un’incredibile forza lavoro per il continente nero e non solo. Il volume si ripropone di comprendere come e perché, a partire dalla povertà dell’Africa di oggi, passando attraverso politiche inadeguate, guerre e confessioni religiose. Dall’analisi della nuova demografia destinata a cambiare il continente emerge con evidenza la necessità di un’educazione e di una formazione di questa massa incredibile di giovani. Il secolo africano, dunque, esamina le ricchezze dell’Africa di oggi ma soprattutto di domani, si interroga sugli investimenti in Africa, e affronta questioni di politica e geopolitica: dal Global South al nuovo ruolo ricoperto da Cina, Arabia, Turchia, riconsiderando quello di Europa e Italia. E arriva