Outlook per i CLO: alla ricerca di stabilità in un contesto di incertezza

Denis Struc, Portfolio Manager, Janus Henderson Investors -

Mentre la Federal Reserve statunitense ha ripreso a tagliare i tassi e le altre banche centrali sono fermamente impegnate nell’allentamento monetario, gli investitori stanno rivalutando le allocazioni nel reddito fisso. In questo contesto, mantenere la diversificazione è fondamentale, mentre l’esposizione a duration brevi svolge un ruolo centrale nella gestione del rischio.

Con il calo dei tassi a breve termine a causa del rallentamento della crescita e dell’allentamento dell’inflazione, la curva dei rendimenti offre incentivi limitati ad estendere la scadenza: lo spread tra i rendimenti a 10 e 2 anni si attesta a soli 50 pb negli Stati Uniti e 60 pb in Europa. Ciò evidenzia la compensazione minima per l’assunzione di un rischio di duration aggiuntivo. Allo stesso tempo, la volatilità sul lungo termine rimane elevata, rafforzando la necessità di cautela. I CLO, in particolare quelli al vertice della struttura del capitale, si distinguono per gli spread interessanti e la bassa sensibilità alle variazioni dei tassi. L’allocazione in tranche CLO di alta qualità può mitigare il rischio di duration preservando il rendimento, rendendole una componente strategica nella costruzione di portafogli obbligazionari resilienti per il 2026.

All’approssimarsi del nuovo anno, la maggior parte dei settori del reddito fisso rimane storicamente costosa, con gli spread creditizi investment grade (IG) che oscillano vicino ai loro percentili più bassi. Al contrario, i CLO con rating AAA, sebbene più ristretti rispetto alle loro medie a lungo termine, offrono ancora spread più vicini ai percentili medi, rendendoli una delle opportunità di valore relativo più interessanti sui mercati del credito pubblico.

Al di là dei livelli di spread, gli investitori dovrebbero considerare la volatilità del rendimento totale. Negli ultimi 12 mesi, i CLO hanno mostrato una volatilità dello 0,7%, significativamente inferiore a quella dell’IG in euro (2,2%), che continua a riflettere l’incertezza determinata dai tassi. Con le banche centrali che probabilmente manterranno un atteggiamento cauto e la volatilità dei tassi che persiste, la combinazione di bassa sensibilità ai prezzi e carry resiliente dei CLO dovrebbe perdurare. Ciò posiziona il settore come allocazione core per gli investitori che cercano di bilanciare rendimento e stabilità in un contesto di valutazioni del reddito fisso sotto pressione.

Il mercato europeo dei CLO è sulla buona strada per registrare un anno record in termini di emissioni, con oltre 51 miliardi di euro quotati da inizio anno, ben al di sopra dei poco più di 40 miliardi di euro registrati nello stesso periodo del 2024. In particolare, questo aumento dell’offerta ha trovato una forte domanda, come dimostra la stabilità degli spread dei CLO AAA, che rimangono ancorati a circa 120 punti base, sostanzialmente invariati dall’inizio dell’anno.

Sebbene siano state ancora pubblicate le previsioni ufficiali sulle emissioni per il 2026, i primi indicatori suggeriscono che tale trend continuerà anche in futuro. Questo slancio riflette l’ampliamento della base di investitori, con un aumento delle allocazioni in CLO e, più in generale, in crediti cartolarizzati.

Poiché gli investitori cercano fonti di rendimento differenziate e resilienza nel reddito fisso, i CLO, in particolare quelli al vertice della struttura del capitale, stanno guadagnando terreno come allocazione strategica. La capacità del settore di assorbire volumi record senza distorsioni degli spread sottolinea la sua profondità e la sua crescente rilevanza istituzionale.

Anche gli sviluppi normativi favorevoli sono destinati a rafforzare il contesto tecnico per i CLO fino al 2026 e oltre. La Commissione Europea ha identificato la cartolarizzazione come un motore chiave della crescita economica, con l’obiettivo di sbloccare i prestiti bancari e approfondire i mercati dei capitali semplificando il quadro normativo dell’UE in materia di cartolarizzazione. Questo cambiamento di politica dovrebbe stimolare ulteriormente una più ampia partecipazione istituzionale.

Parallelamente, le autorità di regolamentazione assicurativa stanno ricalibrando i requisiti patrimoniali di Solvency II, in particolare per le tranche senior dei CLO. Le recenti riforme propongono una significativa riduzione dei requisiti patrimoniali per il rischio di spread per i CLO con rating AAA, allineandoli più strettamente al credito societario IG. Ciò segna una svolta per gli assicuratori europei, che stanno già riposizionandosi per cogliere il valore offerto dagli asset cartolarizzati di alta qualità. Con l’allentamento delle barriere normative e gli spread che rimangono interessanti, i CLO sono pronti a beneficiare di un sostegno tecnico (domanda) sostenuto.

In un contesto macroeconomico e geopolitico sempre più complesso, è essenziale mantenere una rigorosa sottoscrizione del credito. I CLO sono ben posizionati per offrire stabilità in un contesto di incertezza, grazie alla loro resilienza strutturale e all’esposizione diversificata in oltre 25 sottosettori, in particolare nella sanità e nei servizi e in altri comparti meno ciclici che rappresentano allocazioni significative nei portafogli CLO europei.

Recenti eventi eclatanti, come il default di First Brands, sottolineano l’importanza di una profonda due diligence sul credito societario, anche quando le esposizioni sono minime. Sebbene i CLO forniscano protezione attraverso la diversificazione, qualsiasi rischio sistemico latente richiede un attento scrutinio.