T. Rowe Price – Asset allocation: opportunità nelle small cap e nei bond in valuta locale
L’economia sta viaggiando a due velocità, con i settori legati all’intelligenza artificiale in forte espansione, mentre altri segmenti sono in ritardo, in particolare quello manifatturiero. L’espansione fiscale sta appena iniziando a dare i suoi frutti, il che stimolerà ulteriormente la spesa per l’IA. La priorità data dall’amministrazione Trump alla deregolamentazione dovrebbe spingere l’economia complessiva verso una crescita sana nel 2026. Considerando le diverse asset class, le valutazioni sembrano quasi ovunque elevate, offuscando le prospettive.
Inflazione: rischio sottopeso delle obbligazioni
Sebbene la politica fiscale espansiva, compresi gli incentivi fiscali per le spese in conto capitale, sosterrà la crescita, molte delle politiche dell’amministrazione USA sono anche inflazionistiche. Tra queste figurano la restrizione dell’immigrazione e l’imposizione di dazi doganali. Sia che l’inflazione rimanga vicina al 3% – al di sopra del tasso obiettivo della Fed – o che acceleri nel 2026, essa eroderà il valore delle obbligazioni, portandoci a preferire le azioni al reddito fisso.
Azioni internazionali e small cap, le più vantaggiose
Confrontando le prospettive per i titoli azionari internazionali e statunitensi, vediamo più spazio di crescita per i primi, in particolare quelli che stanno recuperando terreno rispetto agli Stati Uniti nei settori legati all’intelligenza artificiale. Inoltre, il governo cinese sembra impegnato a sostenere l’innovazione nell’IA e in altre tecnologie per compensare il rallentamento economico e l’aumento della disoccupazione causati dalla grave crisi immobiliare del Paese.
Sebbene lo stimolo fiscale USA sia considerevole, il passaggio a politiche espansive al di fuori degli Stati Uniti, in particolare in Germania, è stato più accentuato e, quindi, prevediamo che avrà un impatto relativo maggiore. Anche la Bce, la Banca d’Inghilterra e molte banche centrali dei mercati emergenti hanno allentato la politica monetaria in misura molto maggiore rispetto alla Fed, fornendo un ulteriore sostegno alle azioni internazionali.
Siamo neutrali sui titoli growth rispetto a quelli value negli Stati Uniti, mentre sulle borse internazionali preferiamo le società value. Il contesto ciclico globale sta migliorando e settori come quello finanziario, fortemente rappresentato negli indici value, dovrebbero beneficiare di curve dei rendimenti più ripide e di un aumento della domanda di prestiti. Anche le valutazioni dei titoli value non statunitensi rimangono relativamente interessanti.
Prevediamo un ampliamento della performance dei mercati azionari al di là dei titoli tecnologici statunitensi di più grandi dimensioni. Ci aspettiamo che i titoli small cap siano i maggiori beneficiari di tale cambiamento. A causa dell’enorme capitalizzazione di mercato dei “Mag7”, anche un modesto spostamento verso i titoli small cap fornirebbe una spinta relativamente importante ai titoli più piccoli. Le small cap tendono inoltre a trarre il massimo vantaggio dai tassi di interesse a breve termine più bassi, il che contribuisce alla nostra decisione di sovrappesare moderatamente i titoli azionari a bassa capitalizzazione.
Preferenza per le obbligazioni high yield
Nell’allocazione del reddito fisso, consideriamo le obbligazioni high yield un modo interessante e meno rischioso, rispetto alle azioni, per trarre vantaggio da un’economia forte. La qualità creditizia complessiva di questa classe di attività è la più alta degli ultimi anni e non prevediamo alcun deterioramento dei suoi fondamentali nel 2026. Le obbligazioni non investment grade hanno inoltre una certa duration che potrebbe contribuire ad attenuare l’impatto sull’asset class in caso di recessione economica.
Preferiamo assumere un certo rischio valutario nel reddito fisso attraverso obbligazioni denominate in valuta locale dei mercati sviluppati ed emergenti internazionali. Il calo del dollaro statunitense registrato per gran parte del 2025 dovrebbe protrarsi anche nel 2026, poiché la Fed taglierà i tassi a breve termine anche se altre banche centrali sono molto più avanti nei loro cicli di allentamento. Inoltre, l’inflazione statunitense rimane elevata, con la possibilità di aumentare ulteriormente. Consideriamo un sovrappeso alle obbligazioni locali non hedged al di fuori degli Stati Uniti un modo interessante per beneficiare di questa tendenza.

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