Commento Capital Group – Qual è il prossimo capitolo per il dollaro statunitense?

Jens Søndergaard, Analista valutario di Capital Group -

I fattori strutturali che hanno sostenuto il dollaro statunitense negli ultimi tre anni sembrano attenuarsi. Questi cambiamenti potrebbero segnalare una finestra tattica di debolezza del dollaro USA fino al 2026. Fino a poco tempo fa, gli Stati Uniti si distinguevano per la loro crescita persistente a lungo termine, sostenuta da una robusta spesa dei consumatori. Tuttavia, i dati hanno ora registrato un rallentamento. In prospettiva, la combinazione di incertezza politica, pressioni tariffarie e raffreddamento del mercato del lavoro dovrebbe mantenere l’economia su un percorso di debolezza.

Al contrario, l’economia europea sta riprendendo slancio. Prevediamo un apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro con l’entrata in vigore degli stimoli fiscali tedeschi, mentre lo yen giapponese dovrebbe beneficiare della riduzione dei differenziali dei tassi reali. Tuttavia, il mercato azionario statunitense è fondamentale per le prospettive del dollaro. Negli ultimi dieci anni, la forte domanda globale di azioni statunitensi, in particolare di titoli tecnologici, è stata una fonte significativa di forza del dollaro. Gran parte di questo capitale è affluito dal Giappone e dall’Europa, dove i bassi tassi di interesse e la crescita moderata hanno spinto gli investimenti verso gli asset statunitensi.

Ancora una volta, questo ciclo potrebbe cambiare, poiché gli investitori cercano opportunità al di fuori dei titoli azionari statunitensi altamente valutati. Allo stesso modo, se i titoli azionari statunitensi continuano a registrare risultati positivi, il dollaro potrebbe rimanere resiliente nonostante i venti contrari più ampi. Nel complesso, sta prendendo piede l’idea che il dollaro statunitense meriti uno sconto strutturale, determinato dai rischi per l’indipendenza della Fed, dalle vulnerabilità fiscali e dalle crescenti narrazioni sulla dedollarizzazione.

Tuttavia, non vi è alcuna minaccia immediata allo status egemonico del dollaro. Esso continua a svolgere tre ruoli fondamentali:

  1. valuta principale per il commercio internazionale e i flussi di capitali transfrontalieri,
  2. componente dominante delle riserve ufficiali
  3. bene rifugio in periodi di stress economico.

Inoltre, non è emersa alcuna alternativa valida. Sebbene sia possibile un calo ciclico tattico e prolungato del dollaro, le dimensioni dell’economia statunitense e dei suoi mercati finanziari dovrebbero continuare a sostenere la posizione di leadership della valuta.