Il rimbalzo dei risk asset, listini & latitudini

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La ripresa del mercato azionario è andata avanti nella speranza di un affievolimento della pandemia  e di una graduale conslusione del lockdown. Christine Lagarde ha chiesto una forte risposta fiscale e una solidarietà esemplare, ma i ministri delle finanze dell’UE non sono riusciti a raggiungere un accordo su un piano di stimolo da 500 miliardi di euro. I Paesi Bassi si sono rifiutati di accettare le richieste dei Paesi dell’Europa meridionale duramente colpiti e la Germania ha ribadito il proprio no alla condivisione del debito in risposta alla crisi economica. Nel frattempo, la Banca di Francia ha stimato una contrazione dell’economia nel primo trimestre pari al 6%.

La flessione degli utili in Europa è continuata a ritmo sostenuto con molte aziende come Diageo, Heineken e CGG che hanno rivisto le politiche di distribuzione dei dividendi e le linee guida per il 2020. Diageo ha anche ritirato il suo programma di buyback; SEB ha ridimensionato i propri obiettivi di vendita like-for-like e di profitto operativo dichiarando di non essere in grado di quantificare l’impatto della crisi. Airbus ha ridotto la produzione di un terzo, poiché sempre più compagnie aeree hanno chiesto di rimandare le consegne degli ordini.

La sanità è stata tra i settori che hanno resistito, in particolare il segmento Medtechs. Anche la distribuzione ha beneficiato dell’accumulo di scorte da parte delle famiglie americane ed europee: con Ahold Delhaize che ha rilevato un aumento delle vendite nel primo trimestre. In un comunicato online sui risultati, Tesco ha spiegato che intendeva ancora utilizzare i proventi di una cessione in Asia per restituire agli azionisti 5 miliardi di sterline in cash attraverso un dividendo bonus. L’Arabia Saudita ha reso pubblico di aver speso un totale di 1 miliardo di euro per l’acquisto di azioni di Total, Shell, ENI ed Equinor dopo il massiccio sell-off.

Stati Uniti

Nelle ultime sessioni di contrattazione, lo S&P è salito del 10,50% grazie agli enormi rimbalzi messi a segno dai settori più colpiti come i grandi magazzini (+49%) e gli hotel (+35%); solo il retail alimentare è sceso del 3,9%. Grazie a una nuova serie di misure di stimolo e all’ottimismo nei confronti di una riapertura dell’economia, lo S&P500 ha messo a segno un rimbalzo di 23 punti percentuale dal minimo registrato lo scorso 23 marzo. L’auspicio è che le contaminazioni da coronavirus si siano stabilizzate in alcune zone e che il Paese si stia muovendo verso l’allentamento delle misure restrittive, ma la prudenza è ancora d’obbligo. L’ospedalizzazione sta decelerando in Paesi come la Spagna e l’Italia, le aree europee più colpite, ma sia gli Stati Uniti che il Regno Unito hanno riportato un numero record di morti per COVID-19. Il commercio è rimasto altamente volatile con significative oscillazioni su base giornaliera ed è probabile che i mercati rimangano volatili finché non ci saranno chiari segnali che la pandemia stia svanendo.

L’amministrazione Trump ha dichiarato di voler aggiungere altri 250 miliardi di dollari ai 350 già accantonati per aiutare le PMI. Il prezzo del petrolio WTI è salito del 9,2% a 25 dollari settima scorsa, poco prima dell’ultimo vertice (telefonico) dell’OPEC: Arabia Saudita e Russia stanno lavorando ad un accordo per tagliare la produzione di 10 milioni di barili al giorno ed è importante notare che l’OPEC stima una diminuzione della domanda di 11,9 milioni di arili al giorno in questo trimestre. Sul fronte politico, Bernie Sanders si è ritirato dalla corsa democratica, lasciando aperta la strada ad un confronto Trump-Biden: Sanders stava perdendo costantemente sostegno, ma non intende abbandonare i dibattiti.

Royal Caribbean, Carnival e Norwegian Cruise hanno ricnosciuto come liquidità e accesso al credito siano ancora buone. Insieme ad altre aziende del settore turistico/tempo libero, beneficeranno dei possibili piani della Casa Bianca per la riapertura dell’economia. La piattaforma di messaggistica Slack ha raccolto 750 milioni di dollari con l’emissione di un’obbligazione convertibile, un aumento di capitale come questo rivela il netto contrasto tra la situazione attuale e la crisi finanziaria del 2008. Walt Disney ha comunicato che più di 50 milioni di persone si sono iscritte a Disney +. Le compagnie assicurative attive nel campo sanitario United Health, Cigna e Anthem si sono tutte riprese nettamente dopo il ritiro dalla campagna elettorale di Bernie Sander, che aveva spinto per un unico piano di assicurazione sanitaria complessivo che li avrebbe portati tutti sulla strada del fallimento.

Giappone

Il governo giapponese ha dichiarato lo stato di emergenza per Tokyo, Osaka e altre cinque grandi aree per frenare la diffusione del coronavirus dopo un allarmante incremento dei casi urbani. Tuttavia, le nuove restrizioni governative in materia di mobilità delle imprese e dei cittadini sono state più blande rispetto al rigido blocco imposto negli Stati Uniti e in Europa. Allo stesso tempo Abe ha annunciato un programma di 108 trilioni di yen (1 trilione di dollari) (compresi 39 trilioni di yen di stimoli fiscali) che corrisponde al 20% del PIL giapponese. Il pacchetto è più ricco rispetto a quello erogato dopo la finanziaria del 2008 (56,8 trilioni di yen, di cui 15,4 trilioni di misure fiscali) e il terremoto del Giappone orientale del 2011 (23,6 trilioni di yen).

Nonostante un netto calo del sondaggio di marzo sugli osservatori di attività commerciali, soprattutto per quanto riguarda ristoranti, turismo e tempo libero e commercio al dettaglio, i prezzi delle azioni hanno registrato un forte rimbalzo, mentre l’aumento dei contagi negli Stati Uniti e in Europa si è ridotto. Il TOPIX è salito del 7,57% (dati alla chiusura di mercoledì 8 aprile), mentre i settori sensibili dell’economia hanno sostituito i difensivi nel ruolo di driver del mercato: il trasporto aereo, il trasporto terrestre e le auto hanno tutti registrato una crescita e buone perforamance sono state segnalate anche da settori Securities & Futures e dai servizi.

Mercati Emergenti

I mercati emergenti hanno mostrato settimana scorsa un segno positivo, sulla scia dei guadagni su scala globale legati alle speranze di stabilizzazione dell’epidemia di COVID-19. L’indice MSCI EM è salito di oltre il 5% nella settimana priima di Pasqua grazie ai forti rimbalzi cui abbiamo assistito in India e Brasile. Il PBoC cinese ha tagliato i tassi dallo 0,72% allo 0,35%, uno dei maggiori tagli dalla crisi finanziaria del 2008, ma la notizia più importante è stata la fine del llockdown di Wuhan lo scorso 8 aprile, nel mezzo di una graduale e più visibile ripresa dell’attività. Gli investimenti in infrastrutture di Pechino sono aumentati con il segmento legato ai materiali da costruzione come gru e scavatori in rialzo dell’11,6% a marzo, più del previsto. Anche il turismo e i viaggi hanno registrato un rialzo per i 3 giorni di vacanza di Qingming, in parte grazie all’ingresso gratuito in 31 destinazioni per i cittadini della provincia di Anhui e a uno sconto del 50% sui prezzi delle camere d’albergo. I quattro negozi duty-free della provincia di Hanan hanno registrato un calo delle vendite solo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019. La città di Hangzhou ha emesso per la seconda volta quest’anno coupon di sconto sotto forma digitale, aumentando l’importo da 50 a 100 renminbi a persona. La campagna precedente aveva innalzato la spesa locale di 1,25 miliardi di renminbi. Sul fronte corporate, Tencent ha aumentato la propria partecipazione in Huya per consolidare l’esposizione ai videogiochi on-line.

L’indice PMI dei servizi in India è arrivato a 49,3 a marzo, il livello minimi degli ultimi 5 mesi che rispecchia l’impatto delle misure di lockdown. Anche la disoccupazione è salita al 23%. Oil & Natural Gas Corp ha stimato un crollo del 70% della domanda di petrolio nel Paese nelle ultime due settimane. La Banca centrale brasiliana ha vietato alle banche di pagare dividendi superiori al minimo legale fino al prossimo 30 settembre. Inoltre la Corte Suprema ha rinviato la decisione del Congresso per quanto riguarda l’incremento delle voci di spesa non collegate a COVID-19 e, in generale, gli investitori sono rimasti concentrati sul summit virtuale dell’OPEC del 9 aprile.