Nuveen: obbligazionario, alla ricerca di rendimento nei segmenti giusti

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Gli investitori e gli economisti sono stati sorpresi dalla forza duratura dell’economia e dei mercati finanziari USA. Ma né l’economia né i mercati hanno avuto un andamento lineare. Ogni nuovo dato macroeconomico è stato valutato sulla base della sua probabilità di indurre la Federal Reserve a tagliare i tassi.

L’indice dei prezzi al consumo di aprile (PCE), pubblicato la scorsa settimana, ne è stato l’ultimo esempio: Il PCE core – che esclude le componenti volatili di cibo ed energia ed è il barometro dell’inflazione preferito dalla Fed – è stato generalmente in linea con le aspettative del consenso, ma è ancora troppo alto per indurre a un taglio dei tassi in tempi brevi.

Nei mercati azionari, vista la continua sovraperformance dei settori dell’IT e dei servizi di comunicazione fino a maggio, gli investitori potrebbero prendere in considerazione esposizioni ulteriori a settori tradizionalmente più difensivi.

Allo stesso modo, nel reddito fisso, gli spread significativamente più stretti sulle emissioni di qualità superiore suggeriscono che si può trovare maggior valore in altri settori con fondamentali solidi e un potenziale di rialzo più convincente. Sebbene i rendimenti dei Treasury siano leggermente diminuiti a maggio, è improbabile il tanto atteso taglio dei tassi da parte della Fed si verifichi fino alla fine del 2024. In questo contesto, gli investitori continuano a beneficiare di rendimenti iniziali tra i più alti degli ultimi 17 anni. Le performance complessive nel segmento sono spinte soprattutto dai rendimenti che contribuiscono a compensare i cali di prezzo a breve termine.

Tra i segmenti del reddito fisso investment grade, spiccano gli asset cartolarizzati che offrono uno spread interessante rispetto al passato, mentre gli spread per la maggior parte degli altri settori sono stretti.

Nell’ambito degli asset back securities (ABS), la performance del credito al consumo e commerciale continua a mostrare segni di stabilizzazione. I tassi di default sono in linea con i livelli pre-pandemia, ma i rendimenti sono sostanzialmente più alti. Per quanto riguarda i titoli garantiti da ipoteca con rating BBB o inferiore, i rendimenti appaiono interessanti grazie ai fondamentali sani e ai livelli interessanti degli spread.

Per quanto riguarda i titoli garantiti da mutui ipotecari su immobili commerciali (CMBS), vediamo un sostanziale guadagno potenziale per gli investitori disposti ad accettare i rischi e le sfide che gli immobili ad uso ufficio e retail comportano. Un’area di interesse è il mercato dei CMBS private label (in cui i prestiti nei pool cartolarizzati non sono garantiti da un’agenzia governativa o da un’impresa sponsorizzata dal governo), che ha registrato un rendimento superiore al 5% da un anno all’altro, diventando uno dei settori del reddito fisso con la migliore performance.

In generale, dal punto di vista della qualità del credito, oltre il 50% del mercato dei CMBS investment grade (misurato dall’indice ICE BofA AA-BBB US Fixed Rate CMBS) ha un rating AA+, Tuttavia, resta fermo che la gestione attiva sia fondamentale a causa dei rischi idiosincratici del settore. Nello spazio inferiore all’investment grade, i prestiti senior a tasso variabile hanno registrato un rendimento del 4,2% su base annua, con rendimenti compresi tra il 7,5% e il 9,5% (a seconda della qualità).

I prestiti senior offrono rendimenti potenziali simili a quelli delle azioni con una volatilità e un rischio di ribasso inferiori. L’asset class è ben posizionata per integrare la duration più lunga rispetto al più ampio panorama del reddito fisso. In genere privilegiamo i prestiti di qualità superiore, ma consideriamo anche opportunità selezionate in emissioni di qualità più bassa.

Ad esempio, alcuni prestiti di qualità inferiore possono offrire uno sconto sul valore fondamentale, in particolare quelli che vengono scambiati con uno sconto significativo rispetto al valore nominale, creando un notevole potenziale di rendimento totale per i gestori attivi. La selettività, tuttavia, è fondamentale per mitigare l’aumento dei rischi individuali, poiché prevediamo che le insolvenze saliranno al 4%, leggermente al di sopra della media di lungo periodo.

L’offerta di prestiti di nuova emissione è aumentata rispetto all’anno precedente, mentre la domanda rimane forte, grazie alla formazione in corso di obbligazioni di prestito collateralizzate (CLO) – i maggiori acquirenti di prestiti senior. Oltre alla solida domanda da parte di investitori istituzionali, anche gli investitori retail stanno tornando ad affacciarsi su questa asset class. Prevediamo che la domanda continuerà a crescere, sostenendo un elevato potenziale di reddito e di rendimento totale nell’asset class.