USA: inflazione debole aumenta fiducia in un ritorno al target

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l dato sull’inflazione pubblicato oggi (11 luglio 2024) negli Stati Uniti è risultato inferiore alle aspettative, il che dovrebbe aumentare la fiducia della Federal Reserve nel fatto che l’inflazione sia sulla strada per raggiungere in modo sostenibile l’obiettivo del 2%. Le probabilità di un taglio dei tassi a settembre sono in aumento, così come la nostra convinzione che la Fed taglierà i tassi tre volte quest’anno piuttosto che due come previsto dai mercati.

 

Inflazione core: dato mensile, annualizzato a tre mesi e annuale

Fonte: Macrobond, ING

 

L’immobiliare residenziale finalmente rallenta

Il dato chiave è l’inflazione core che su base mensile è risultata dello 0,1% arrotondato per eccesso dallo 0,065% a tre decimali, mentre il tasso annualizzato a tre mesi è in calo al 2,1%, anche se il tasso annuale è sceso solo modestamente al 3,3%. Avevamo previsto un dato dello 0,2% a livello mensile, ma pensavamo che la bilancia dei rischi fosse inclinata verso l’alto a causa di un probabile rimbalzo delle assicurazioni auto. Questa componente ha registrato un aumento dello 0,9% a marzo, anche se inferiore a quanto temevamo. In tutti gli altri settori c’è stata una certa debolezza. Stiamo finalmente assistendo a un rallentamento dell’inflazione dell’immobiliare residenziale, con gli alloggi che hanno raggiunto lo 0,2% mensile anziché lo 0,4% come tendenza. Gli affitti equivalenti ai proprietari e gli affitti primari hanno registrato un tasso dello 0,3% mensile, il più basso degli ultimi 3 anni, mentre i prezzi degli alberghi sono scesi drasticamente. Anche le cure mediche si sono raffreddate, scendendo allo 0,2% mensile dopo una serie di letture dello 0,4% e dello 0,5%. I prezzi delle auto usate e di quelle nuove sono in calo, mentre le tariffe aeree sono scese del 5% mensile.

Ci aspettiamo tre tagli nel 2024

Il dato odierno sostiene chiaramente la tesi che la Fed può iniziare ad allentare un po’ la politica monetaria dal territorio restrittivo a quello “leggermente meno restrittivo” nelle prossime riunioni. Lo 0,17% mensile è il numero chiave. Se ne otteniamo dodici di fila, ci avviciniamo all’obiettivo del 2% su base annua. Ora ne abbiamo avuti due di fila al di sotto di questa soglia e il grafico sopra mostra un forte rallentamento dello slancio. Un taglio dei tassi a luglio rimane altamente improbabile, ma i mercati prezzano al momento per settembre 23 dei 25 punti base di un taglio dei tassi. Da qui ad allora ci aspettiamo di vedere ulteriori prove del raffreddamento del mercato del lavoro e della decelerazione della crescita dei consumi. Poiché la Fed desidera evitare una recessione e raggiungere l’obiettivo di un “atterraggio morbido”, riteniamo che la conferenza di Jackson Hole, a fine agosto, sarà la sede in cui l’istituto centrale americano segnalerà più esplicitamente l’imminente taglio dei tassi. Continuiamo a vedere tre tagli dei tassi quest’anno, contro i due previsti dal mercato.